Gli spettacoli Fita del fine settimana
Venerdì 13 ottobre a Pasiano di Pordenone e sabato 14 ottobre ad Azzano Decimo, la 14^ edizione del “Festival Internazionale del Teatro Amatoriale – Premio Marcello Mascherini” con “Novecento” di Alessandro Baricco e “Diecigiugnoventiquattro”
Doppio appuntamento con il “Festival Internazionale dedicato a Marcello Mascherini”, venerdì 13 ottobre, alle 21, nel teatro Gozzi di Pasiano di Pordenone, la Filodrammatica Orenese di Vimercate (Monza-Brianza) porterà in scena “Novecento” di Alessandro Baricco (regia di Fabrizio Perrone e Mattia Nodari); sabato 14 ottobre, nel teatro Mascherini di Azzano Decimo, la Compagnia teatrale Le Colonne di Sezze (Latina) porterà in scena “Diecigiugnoventiquattro” (testo e regia di Giancarlo Loffarelli).
Il “Festival Internazionale dedicato a Marcello Mascherini” riceve il sostegno della Fondazione Friuli che continua a credere fortemente e a sostenere il progetto culturale della Fita di Pordenone, da oltre 20 anni in prima linea nella promozione e nella valorizzazione del teatro amatoriale. La squadra organizzatrice della kermesse, capitanata dal direttivo del Comitato provinciale di Pordenone della Fita e composta dai gruppi teatrali “Proscenium Teatro” di Azzano Decimo e “Il Teatrozzo” di Pasiano di Pordenone, si appresta a vivere questa nuova avventura forte del numero delle compagnie in corsa: al bando di concorso, pubblicato in aprile, sono stati iscritti ben 68 spettacoli. «Non ci aspettavamo di ritornare in breve ai numeri che caratterizzavano le edizioni precedenti alla pandemia – commentano gli organizzatori – è un segnale positivo: la passione per il teatro è più viva che mai alla pari della nostra voglia di fare teatro».
NOVECENTO. Tratto dal celebre monologo di Alessandro Baricco, questo spettacolo racconta la storia di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, che ogni sera si esibiva sul Virginian, un piroscafo che faceva la spola tra Europa e America con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Si dice che la sua musica fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso.
DIECIGIUGNOVENTIQUATTRO. Ambientato a Roma nel 1924, il dramma mette in scena gli ultimi giorni della vita di Giacomo Matteotti. La scena è unica e rappresenta il salotto di casa del Deputato. La vicenda va avanti e indietro nel tempo ricostruendo il percorso politico di Matteotti e ricostruendo le motivazioni del rapimento e della sua uccisione. Tutto è raccontato dal punto di vista della domestica di casa Matteotti, una popolana che rappresenta un vero e proprio “personaggio-coro”. Con lei, unico personaggio creato dall’Autore, quattro personaggi storici: Giacomo Matteotti, la moglie Velia Ruffo, Filippo Turati e Giuseppe Modigliani.
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