Esodi, migrazioni e odissee: Atene Roma li studia attraverso i classici
L'associazione culturale Atene Roma, da tre anni guidata da Gianantonio Collaoni: parte dall’attualità, da una parola chiave dei nostri giorni, e va vedere se a tal proposito gli antichi hanno da dirci qualcosa. Il tema di quest'anno è: "Odissee: migrazioni, esodi, esili… Dall’antichità classica al mondo contemporaneo"
I classici? Una bella sorpresa che ci riservano, sosteneva Umberto Eco, è che "sono più moderni di noi". Là dove il moderno va a indicare lo stare innanzi, l’aver già affrontato questioni che invece per noi sono ancora da risolvere. Per questo, mentre ci ingarbugliamo in un problema, non è male vedere come se l’erano cavata nei tempi antichi. Ed è esattamente questo che fa la associazione culturale Atene Roma, da tre anni guidata da Gianantonio Collaoni: partire dall’attualità, da una parola chiave dei nostri giorni, e vedere se a tal proposito gli antichi hanno da dirci qualcosa, pur nella consapevolezza che "le analogie tra epoche vanno maneggiate con cura".
La proposta dell’autunno 2018 è stata presentata da Gianantonio Collaoni, alla guida di Atene Roma dopo il prof. Angelo Luminoso - presente alla conferenza stampa - e sostenuta dalla Fondazione Friuli, rappresentata da Liliana Covre, la quale ha in sintesi ma efficacemente riassunto: "La cultura classica ci serve per capire cosa siamo".
Il tema del 2018 è, come lo ha definito Collaoni, "di scottante attualità". Si tratta di "Odissee: migrazioni, esodi, esili… Dall’antichità classica al mondo contemporaneo". Otto incontri ospitati alternativamente in due sedi: il Liceo Leopardi Majorana e la sala Degan in Biblioteca civica; relatori docenti universitari, inizio sempre alle 17.45.
LE NOVITA’
Due le novità: la collaborazione con le scuole superiori e con Cinemazero.
Scuole: hanno aderito alla proposta di scegliere un argomento e trattarlo al loro interno scuole di Pordenone (LeoMajo, Grigoletti, Pertini, Cpa del Mattiussi), Sacile (Marchesini), San Vito (Le Filandiere).
Cinemazero: ha proposto quattro film su esodi e odissee. Per un duplice motivo: parlare ai ragazzi con un linguaggio molto immediato e fruibile; riscoprire film e documentari che hanno detto cose importanti ma che, per come avviene la distribuzione nelle sale, non sono visti come invece meritano. Uno tra tutti: A sud di Lampedusa di Andrea Segre, che infatti rientra in questa scelta.
PROGRAMMA
Si parte mercoledì 17 ottobre con "Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo" (Es. 3,10): il cammino di libertà come ermeneutica della storia" con il prof. Renato De Zan, biblista e docente alla Pontificia Gregoria di Roma.
Venerdì 26: "Il lamento di un popolo in esilio: Il Nabucco di Giuseppe Verdi" con Roberto Calabretto, univ. di Udine.
Venerdì 9 novembre: "Saturno. Enea e gli altri: storie di profughi all’origine di Roma" con Mario Lentano dell’univ. di Siena.
Venerdì 16: "Il saggio in esilio: Seneca tra consolazioni e scoramenti" Paolo Mastrandrea, univ. di Venezia.
Mercoledì 21: "Migrazioni una mappa mediterranea" con Alessandro Vanoli, storico.
Venerdì 23: "Migranti esuli e supplici: cittadinanza e ospitalità secondo la tragedia greca" con Federico Condello uni. di Bologna.
Mercoledì 28: "Il dramma del confine orientale nell’esperienza della commissione mista storico-culturale italo-slovena" con Fulvio Salimbeni, univ. di Udine.
Mercoledì 5 dicembre, "A volte i sultani ritornano: vecchi rancori e nuove tensioni nella geopolitica dell’Egeo" con Cristiano Riva, docente del LeoMajo.
Simonetta Venturin
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