Doppio appuntamento di Fadiesis per Pasolini
Venerdì 26 a Cervignano e sabato 27 a Ruda, lo spettacolo con testi di Ivan Crico, percorso poetico dedicato a Pasolini e a Biagio Marin, accompagnati dall’Ensemble d’Archi Fadiesis
L’Associazione musicale Fadiesis di Pordenone promuove per venerdì 26 maggio alle 20.45 alla Casa della Musica di Cervignano del Friuli e sabato 27 maggio alle 18.30 nella sala consiliare del Comune di Ruda un doppio concerto inserito nel progetto “Pier Paolo Pasolini – Un viaggio tra eresia e purezza”.
Il poeta e artista Ivan Crico (affiancato anche da Pericle Camuffo nell’evento di Cervignano) proporrà un originale percorso poetico dedicato a Pier Paolo Pasolini e a Biagio Marin, cimentandosi con due opere in dialetto da lui preziosamente tradotte in italiano. L’Ensemble d’archi Fadiesis, accompagnato dalla fisarmonica, intreccerà un intenso dialogo musicale.
L’evento attinge da “I Turcs tal Friùl”, atto unico teatrale scritto da un giovane Pasolini nel 1944 e pubblicato postumo nel 1976, e da “El critoleo del corpo fracassao. Litànie a la memoria de Pier Paolo Pasolini”, il poemetto di tredici liriche nate quasi di getto dall’ispirazione di Marin, dopo la morte violenta dell’amico.
Ne “I Turcs tal Friùl”, considerato dallo stesso Pasolini uno dei suoi lavori più riusciti in friulano, la “lingua del popolo” esce dai confini vernacolari e folclorici, acquisendo forza drammaturgica e intensità tragica. Ne “El critoleo del corpo fracassao”, Biagio Marin raggiunge uno dei vertici della poesia in dialetto del Novecento restituendo, con il suo graisan, il corpo e la memoria dell’amico assassinato alla “nostra tera furlana,/ la più bela che sia, / dolse la to magia magia, / che tien l’anema sana”. È la stessa magia che assimila lo “scricchiolio del corpo massacrato” a quello delle conchiglie calpestate sulla battigia, in un atto di purificazione poetica.
Per questo appuntamento anche la proposta musicale intende avere un suo peso specifico, tenendo conto della materia pregiata su cui si è lavorato. La scelta, dunque, dei temi si è rigorosamente concentrata su due musicisti assoluti: brani di J.S. Bach per I Turcs tal Friùl, un omaggio all’autore preferito da Pasolini, potentemente presente nella sua cinematografia, W.A. Mozart, con il suo Requiem, accompagna invece le Litànie de El critoleo del corpo fracassao.
Uno spettacolo, dunque, dove si intrecciano ricerca poetica e musicale, si susseguono accompagnamenti e interludi, si fa incontrare la prosa poetica di Pier Paolo Pasolini, nata dalla giovane terra di Casarsa, con i versi di Biagio Marin, illuminati dall’eterna luce lagunare. Le lingue madri portate ad altezze universali.
I due spettacoli godono del patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e dei Comuni di Cervignano del Friuli e di Ruda. Ingresso libero.
BIOGRAFIE.
Ivan Crico è nato a Gorizia il 1° novembre 1968. Si dedica allo studio della pittura fin da giovanissimo, laureandosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Attualmente insegna al Liceo artistico di Gorizia e all’Accademia di Belle Arti di Udine. Parallelamente all'attività artistica, dal 1992 ha iniziato a collaborare con gli amici poeti Amedeo Giacomini, Gian Mario Villalta, Mario Benedetti e Pierluigi Cappello (con cui ha ideato la collana di poesia la “Barca di Babele”). Scrive in lingua e nell’arcaico idioma veneto bisiàc di Pieris (GO). Nel 2019 è uscita l'antologia dell'opera edita (1989-2018) L'antro siel del mondo, LietoColle - Fondazione Pordenonelegge, a cura di Elenio Cicchini e Nicoletta di Vita, con introduzione di Giorgio Agamben, nella collana Gialla Oro curata da Augusto Pivanti. Sempre nello stesso anno per Quodlibet, su invito di Giorgio Agamben, ha curato la traduzione poetica dell’opera di Pier Paolo Pasolini I Turcs tal Friùl e, nel 2021, El critoleo del corpo fracassao di Biagio Marin, poesie scritte subito dopo la scomparsa dell'amico Pier Paolo Pasolini.
Della sua poesia - pubblicata su importanti riviste italiane e all’estero - si sono occupati diversi studiosi italiani come, tra gli altri, Giorgio Agamben, Antonella Anedda, Mario Benedetti, Franco Brevini, Manuel Cohen, Milo De Angelis, Gianni D’Elia, Franco Loi, Giovanni Tesio.
Pericle Camuffo si occupa di letteratura italiana del Novecento con particolare attenzione all’elaborazione dei concetti di frontiera e di alterità. Ha pubblicato studi monografici, saggi e articoli su diverse riviste letterarie. Nel 2000 il libro “Biagio Marin, la poesia, i filosofi” gli è valso il Premio Nazionale “Biagio Marin” nella sezione dedicata alla saggistica. Ha inoltre pubblicato libri e reportage di viaggio, racconti ed il libro-inchiesta United Business of Benetton. Sviluppo insostenibile dal Veneto alla Patagonia (Stampa Alternativa 2008). Con Monica Zornetta ha recentemente pubblicato Alla fine del mondo. La vera storia di Benetton in Patagonia. Ha curato e tradotto, assieme a Nicoletta Buttignon, Inside black Australia. Antologia di poesia aborigena (Qudu 2013), Le nostre voci. Scritti politici e sociali degli aborigeni australiani (PM 2021).
Per informazioni, www.fadiesis.org
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