Dedica: giovedì la lettura scenica di Simonetta Solder
Alle 20.45 nel Convento di San Francesco ospite l’attrice cresciutaa a Pordenone e dalla carriera avviata anche al piccolo schermo, propone Voci, lettura scenica tratta da Canoe di Maylis de Kerangal che nel pomeriggio sarà protagonista di una lezione alla Alpen-Adria Universitaet di Klagenfurt
Farà il suo debutto a Dedica, giovedì 23 marzo, alle 20.45, nel convento di San Francesco, Simonetta Solder, attrice di teatro, cinema e televisione, traduttrice (e nota al grande pubblico per aver interpretato diverse fiction televisive di successo) che è cresciuta a Pordenone, ma che studi e carriera hanno presto portato altrove. A lei, con la lettura scenica “Voci”, le cui musiche e sonorizzazioni sono a cura di Lorenzo Danesin, il compito di tradurre per il palco alcuni racconti del libro Canoe di Maylis de Kerangal.
«Tutti i racconti – afferma Maylis de Kerangal a proposito del libro - sono collegati tra loro e partono dallo stesso desiderio: sondare la natura della voce umana.
Ho voluto intercettare una frequenza, cogliere un soffio, tenere una nota nel corso di tutto un libro dedicato a una tribù di donne. Donne di tutte le età, solitarie, sognatrici, volubili, ossessionate o marginali. Sono loro che occupano tutto lo spazio. Soprattutto ho voluto andare in cerca della mia voce tra le loro, farla sentire nel modo migliore, trovare un ‘io’ più vicino». Attorno a una storia centrale, in Canoe ruotano «come satelliti» le altre; e sono storie di donne che chiedono di essere ascoltate. “Cercano qualcuno che senta la loro voce. O forse hanno solo paura di non sentirla più nemmeno loro. Devono ritrovarla per ritrovarsi. “La scrittrice francese -scrive Paolo di Paolo nella monografia Dedica a Maylis de Kerangal a proposito del libro - accosta diversi paesaggi sonori e geografici. C’è una donna dal dentista, a Parigi, che chiude gli occhi e pensa alla sua vita. Ce n’è un’altra a cui piace la voce di un’amica, quella che per alcuni è una «voce di merda», troppo acuta. C’è la voce, centrale nel libro, di una donna francese che guida una Ford Mustang per le strade del Colorado…Si sente straniera, estranea: anche rispetto a suo marito, quando per esempio lo sente parlare in inglese. Le storie di queste voci, una dopo l’altra, costruiscono un’unica storia, un arco narrativo che dall’infanzia della voce porta alla sua maturità, dalla preistoria ai suoni che arrivano da altre galassie”.
Terzo e ultimo appuntamento accademico, infine, domani, per Dedica e Maylis de Kerangal attesi (dopo gli incontri affollatissimi atenei di Udine e Venezia) alle 14.30, all’ Alpen Adria-Universität di Klagenfurt per una conversazione che sarà condotta da Martina Meidl, docente di letteratura nel dipartimento di Romanistica, e Virginie Leclerc, Senior Lecturer dello stesso dipartimento.
info: www.dedicafestival.it
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