Dedica: chiude sabato 12 l'edizione con Mathias Enard
Finale in musica con un grande nome del world jazz, Dhafer Youssef, che alle 20.45 sarà sul palco della sala Capitol di Pordenone per il concerto Sounds of Mirrors, insieme a Eivind Aarsetalle chitarre ed elettronica, Raffaele Casarano al sassofono e Adriano Dos Santos alle percussioni.
Si conclude in musica domani, sabato 12 marzo, la 28. edizione del festival Dedica, che attraverso 13 appuntamenti ha condotto il pubblico in un itinerario lungo tutta l’opera dello scrittore francese Mathias Ènard. E si chiude con un grande nome del world jazz, Dhafer Youssef, che alle 20.45 sarà sul palco della sala Capitol di Pordenone per il concerto Sounds of Mirrors, insieme a Eivind Aarsetalle chitarre ed elettronica, Raffaele Casarano al sassofono e Adriano Dos Santos alle percussioni.
Organizzata in collaborazione con Sexto associazione culturale e Circolo Controtempo, sarà una serata di emozioni che vibrano grazie alla sua magnifica voce e sulle corde dell’oud, il liuto arabo dal quale Dhafer Youssef, accompagnato dai straordinari musicisti, trae composizioni improntate alla tradizione araba, ma aperte alle più disparate contaminazioni tra Oriente ed Occidente. Mondi diversi e distanti che, attraverso una dialettica costruttiva, si rincorrono e si intrecciano come in alcuni dei romanzi di Mathias Énard, reinventandosi in un moto di continuo di confronto e rigenerazione.
Dhafer Youssef, tunisino, pluripremiato, è artista dalla vastissima produzione discografica, oggi considerato fra i massimi rappresentanti del world jazz e una delle espressioni più importanti della scena musicale internazionale. Le radici della sua musica affondano nella tradizione Sufi e nella musica mistica, tuttavia è sempre stato aperto alla musica di altre culture e al jazz. Senza rinnegare appunto la tradizione sufi (che considera la musica uno strumento di elevazione e non di distrazione), Youssef ha trovato nel jazz e nella musica contemporanea il sostegno necessario per liberare la sua scrittura mistica e creativa, e la voce prodigiosa che s’inerpica in sentieri arditi.
Vanta numerose collaborazioni internazionali e una nutrita produzione discografica tra cui Malak (1999), Electric Sufi (2002), Digital Prophecy (2003), Divine Shadows (2006), Abu Nawas Rhapsody (2010), Birds Requiem (2013), Diwan of Beauty and Odd (2016) e Sounds of Mirrors (2018).
Biglietteria del festival al Capitol di Pordenone oppure online su dedicafestival.ticka.it
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