Cultura e Spettacoli
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Danza, pittura e poesia per raccontare i naufragi

Appuntamento domani alle 18 nell’ex Convento di San Francesco con la performance di Mattia Mantellato, Viviana Piccolo e Bruno Fadel tratta dalla cantata “Turner” dello scrittore caraibico Turner, con interventi critici di Alessandra Santin e Antonella Riem Natale

Parole chiave: David Dabydeen (1), naufragi (10), Amici di Parco (1), Pordenone (838), Mattia Mantellato (1), Bruno Fadel (1), Viviana Piccolo (2)
Bruno Fadel "Ecce Mater", 1990-2000

Riparte la stagione di attività culturali dell'associazione Amici di PArCo – Pordenone ARte COntemporanea. Martedì 28 marzo alle ore 18 all'ex Convento di San Francesco a Pordenone, l'anno associativo si apre con l'evento performativo "TURNER – Linguaggi dell'arte contemporanea in dialogo" in cui differenti lessici artistici – danza, pittura e poesia – si fondono per affrontare una tematica assai attuale e quanto mai urgente: quella dell'immigrazione e dei naufragi, tra passato e presente. Animeranno l'appuntamento il performer Mattia Mantellato, l'attrice Viviana Piccolo e l'artista visivo Bruno Fadel. Interventi critici di Alessandra Santin e Antonella Riem Natale.

Nel corso dell'evento sarà proiettata la video-performance "Turner", adattamento multimodale di teatro-danza diretto e prodotto da Mattia Mantellato a partire dall'omonimo poema narrativo dello scrittore caraibico David Dabydeen, composto nel 1994 ispirandosi dall'opera di J.M.W. Turner "La nave negriera" (1840). Per il tramite della danza contemporanea Mantellato – con le coreografie di Emiliano Candiago, Matteo Zamperin e Marika Derton – rielabora l'intensa vicenda cantata da Dabydeen, inscenando le memorie di uno dei naufraghi che stanno per soccombere alla furia delle onde. «La mia performance – dichiara Mantellato – dà voce alla complessa rappresentazione del 'Turner' di Dabydeen, che diventa al tempo stesso pittore, schiavo, naufrago. Un umano che cambia costantemente pelle per diventare persecutore o vittima, bianco o nero. La poesia di Dabydeen evidenzia un discorso sul ruolo dell'imperialismo in Europa occidentale, consentendo così un rinnovamento dell'immagine dell'Atlantico da una prospettiva di rigenerazione collettiva e orientata all'incontro». A introdurre il progetto – finanziato dall’Unione Europea (Next Generation Youth) – sarà Antonella Riem Natale, Ordinaria di Letteratura inglese e Direttrice del DILL – Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società, dell'Università degli Studi di Udine. Mantellato riproporrà live all'ex Convento alcuni passaggi nodali della coreografia mentre le parola di Dabydeen prenderanno vita grazie alla voce narrante dell'attrice Viviana Piccolo.

Anche la ricerca poetico-visiva di Bruno Fadel nella serie "Naufragi" (1990-2000) – realizzata alla fine degli anni '90, e di cui sarà presente in sala in esposizione temporanea l'opera 'Ecce Mater' – è stata ispirata e influenzata dalle tematiche dal suggestivo e famoso olio su tela di Turner che, come scrisse il critico John Ruskin, raffigura «una nave negriera intenta a gettare i suoi schiavi in mare...». A chiusura dell'incontro proprio intorno al lavoro e all'attualità dell'opera del maestro inglese, Fadel dialogherà con la critica d'arte Alessandra Santin.

«La tragedia di Cutro ha riportato prepotentemente alla ribalta un tema attuale e senza tempo: quello dell'immigrazione, ricordandoci il drammatico destino cui, oggi come ieri, molti migranti, volontari e non, sono andati incontro in mare. Le assonanze della cronaca con l'opera di Turner – sottolinea il Presidente degli Amici di PArCo, Renzo Spadottosono molte a quasi duecento anni di distanza. Nostro intento nell'organizzare questo evento è quello di mettere in evidenza come i linguaggi dell'arte contemporanea siano da sempre potente mezzo per comunicare la realtà e farci riflettere su di essa».

L'iniziative gode del patrocinio del Comune di Pordenone ed è promossa in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine (DILL), l’Associazione Laureati in Lingue e Letterature Straniere UNIUD (ALL) e Artisti per il Domani di Pordenone.

L’ingresso è libero.
Per informazioni, scrivere ad amiciparco.pn@gmail.com .

Mattia Mantellato è danzatore (Scala di Milano, Teatro Nazionale di Praga) coreografo e performer, nonché assegnista di ricerca in letteratura inglese e post-coloniale presso l'Università degli Studi di Udine.

Bruno Fadel è artista informale tra i più importanti della scena pordenonese, riconosciuto per le sue opere dal forte carico emotivo e da una prassi di ricerca che accoglie incongruenze, ingiustizie e momenti drammatici e inquieti dell'Occidente contemporaneo.

Viviana Piccolo è regista e attrice teatrale; ha lavorato tra gli altri con Fernando Arrabal, Krzysztof Zanussi e Rocco Familiari.

Fonte: Comunicato stampa
Danza, pittura e poesia per raccontare i naufragi
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