Concerto e presentazione pubblica per la prima volta di una tela del Bassano
Il Festival Internazionale di Musica Sacra organizza venerdì 24 in Duomo il concerto con le Cantate di Bach e nell’occasione proporrà al pubblico la visita guidata (prima del momento musicale a partire dalle 19.30 e alla sua conclusione) di un’opera di Jacopo Da Ponte detto il Bassano a cura di don Alessio Geretti
Si preannuncia come un emozionante evento nell’evento la prossima proposta del 32° Festival internazionale di Musica sacra a Pordenone. Venerdì 24 novembre, nel Duomo Concattedrale San Marco, sarà visitabile un’opera d’arte firmata dal celeberrimo pittore Jacopo Da Ponte, detto “il Bassano”: un dipinto che perfettamente esprime il tema del festival – “speranza” – e che per la prima volta, su iniziativa di don Alessio Geretti curatore delle mostre di Illegio, verrà pubblicamente esposto, offrendo al pubblico del concerto un’occasione irripetibile per vederlo da vicino e apprezzarne le chiavi di lettura storiche, artistiche e spirituali, attraverso le visite gratuite in programma sia dalle 19.30 che a conclusione del concerto. Le guiderà personalmente don Geretti, che ha saputo fare delle mostre del Comitato San Floriano di Illegio un modello conosciuto in Italia e in molti Paesi europei. Il dipinto su tela, delle dimensioni di 126x177 cm, «è esemplare – spiega don Geretti, neo-responsabile della Santa Sede per gli eventi del Giubileo 2025, della forza espressiva della “bottega” del Bassano, esponente illustre di una famiglia di pittori, maestri di una pittura fatta di cose semplici e quotidiane. Tanto che nella gigantesca tela delle Nozze di Cana, oggi al Louvre, il Veronese colloca proprio Jacopo Bassano tra i quattro divini punti di riferimento dell’arte in quel tempo, accanto a Tiziano, al poeta Pietro Aretino e a se stesso. Genio mite e riservato, si deve proprio a Jacopo Bassano il cambio di passo: quella che sino ad allora era soprattutto una produzione artigianale di decorazioni, con lui prende la vera strada dell’arte, segnata dalla potenza di un chiaroscuro che è un’anticipazione geniale di quello di Caravaggio. Il soggetto, come sarà svelato la sera del concerto, è perfettamente in tema con la speranza, sulla cui luce è concentrato l’intero Festival della Musica Sacra pordenonese».
Dal punto di vista musicale, quello di venerdì sera sarà certamente un concerto d’eccezione, perchè festeggia la 100^ Cantata di Bach eseguita dal Coro del Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto dell’integrale delle Cantate del grande compositore tedesco, Appuntamento nel Duomo Concattedrale San Marco alle 20.45, il Coro sarà affiancato dall’Orchestra da Camera di Pordenone impegnata su strumenti originali, sul podio il pubblico troverà Marco Berrini, Direttore di Coro, d’Orchestra e didatta tra i più attivi oggi, sia in Italia che all’estero. Il concerto sarà preceduto dall’intervento di prolusione di don Alessio Geretti, legato al dipinto che per la prima volta si potrà visitare dal vivo.
Dopo oltre 20 anni di attività e quasi 600 concerti in tutta Europa, attraverso le prestigiose collaborazioni con Muti, Koopman, Brunello, Bressan, Marcon, Bacalov, Leonhardt, il Coro del Friuli Venezia Giulia, protagonista assoluto sulle scene musicali internazionali, prosegue dunque nell’ambizioso progetto di esecuzione di tutte le Cantate di J.S.Bach. A Pordenone in particolare saranno eseguite la Cantata BWV 190 Singet dem Herrn ein neues Lied e la Cantata BWV 195 Dem Gerechten muß das Licht immer wieder. L’ingresso al concerto è libero, la 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra, sul tema “speranza”, è promossa da Presenza e Cultura per la direzione artistica dei Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai. Info e dettagli: www.musicapordenone.it Il Festival Internazionale di Musica Sacra è organizzato in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, MIC-Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e inoltre con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli.
Il Coro del Friuli Venezia Giulia è nato nel 2001 e da allora ha effettuato quasi 500 concerti tra prime assolute e concerti tenuti in tutta Italia ed Europa. È stato diretto da quasi 100 direttori, spiccano i nomi di Riccardo Muti, Gustav Leonhardt, Ton Koopman, Andrea Marcon, Filippo Maria Bressan, Luis Bacalov (premio Oscar recentemente scomparso di cui ha eseguito in prima assoluta l’opera Estaba La Madre dedicata alla madri di Plaza de Mayo e la Misa Tango) Bruno Aprea, Marco Angius, George Pehlivanian, Uros Lajovic. Caratterizzato dalla gestione modulare del suo organico, il complesso può trasformarsi dal piccolo ensemble atto a interpretare meglio il repertorio rinascimentale e barocco fino ad arrivare al grande coro sinfonico. Collabora con rinomati interpreti della musica antica, classica, contemporanea, jazz, pop e numerose orchestre europee: la Capella Savaria in Ungheria, i Solamente Naturali di Bratislava, la Venice Baroque Orchestra e l’ Orchestra S. Marco per la musica antica, la FVG Orchestra, l’Orchestra della Radio Televisione Serba, l’Orchestra della Radio Televisione e la Filarmonica di Ljubljana, la Junge Philarmonie Wien, l’Orchestra Toscanini di Parma, l’ Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e molte altre per il repertorio sinfonico. Oltre ad una ragguardevole attività in Friuli Venezia Giulia, è stato ospite dei più prestigiosi Festival e delle Stagioni concertistiche, tra cui spicca il Festival Monteverdi di Cremona, Società del Quartetto e Pomeriggi Musicali di Milano, Emilia Romagna Festival, Musikverein di Klagenfurt, Stadttheater di Klagenfurt, Wien Musikwoche, Lubjana Festival, Mittelfest, Ravenna Festival, Festival MI.TO, Stresa Festival, Festival Internazionale dell'Isola d'Elba, Innsbrucker Festwoche der Alte Musik, Les Concerts Parisien, Astana Festival, ecc. Significative le collaborazioni per la musica leggera con Andrea Bocelli, Tosca e Simone Cristicchi, i concerti etnici con artisti del calibro di J. Gasparyan, le performance jazz con M.Stockhausen, E. Rava, J.Surman, K. Weehler, J.Taylor, G. Venier, con i quali ha spesso proposto opere in prima assoluta. I Concerti con Riccardo Muti sono andati più volte in onda su Rai 1 in eurovisione così come i concerti con Gustav Leonhardt su Rai 2 e Rai 3. Nel 2016 ha intrapreso una felice collaborazione con il celebre violoncellista Mario Brunello che sta portando il coro nei più importanti cartelloni e Festival europei. Nel novembre del 2022 è stato invitato a tenere un concerto con l’esecuzione della Seconda Sinfonia di Mahler nella Sala d’oro del Musikverein di Vienna, primo e unico coro del Friuli Venezia Giulia, in una serata che ha visto il tutto esaurito. Marco Berrini è fondatore del complesso vocale professionale Ars Cantica Choir & Consort con cui collabora con prestigiosi complessi strumentali (Il Giardino Armonico, Accademia dell'Annunciata, Accademia degli Astrusi, FORM - Filarmonica Marchigiana). Ha diretto in Medio Oriente, Estonia, Sud America, dove è stato anche direttore ospite del Coro Nazionale Giovanile Argentino e del Coro del Teatro Municipale di Cordoba. Dal 2009 è direttore ospite del Vocalia Consort di Roma, di cui ha assunto la direzione artistica dal 2015, con il quale ha vinto il primo premo in competizioni nazionali e internazionali. Dal 2017 dirige il coro dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia e dal 2020 dirige il Coro dell’Università Statale di Milano. È fondatore, direttore artistico e docente della Milano Choral Academy, scuola internazionale di formazione e perfezionamento per direttori di coro e cantori, attiva dal 2010. Già membro della commissione artistica nazionale di Feniarco (Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali), dal Gennaio 2023 dirige il Coro Giovanile Italiano. Ha curato edizioni musicali per BMM, Carrara, Carisch, Discantica, Rugginenti, Suvini Zerboni.
L’Orchestra da Camera di Pordenone si è costituiti nel 1969 per accompagnare il Coro San Marco, ha poi esteso l’attività al più vasto repertorio sinfonico e facendosi conoscere in molte città italiane ed estere. Offre la migliore opportunità per i giovani concertisti residenti sul territorio di esercitare la loro arte, in un contesto via via più stimolante sotto il profilo dei programmi musicali e dei collegamenti con strutture analoghe. Secondo le consuetudini delle principali orchestre, è prevista, all’interno del complesso, la formazione di gruppi cameristici costituiti dalle prime parti delle diverse sezioni, in grado di sviluppare una loro ulteriore programmazione concertistica anche in collaborazione con ulteriori solisti di grande prestigio: si tratta di quartetti e quintetti di archi o di fiati, di ensemble di ottoni, di percussioni, di strumenti misti. Il repertorio dell’orchestra comprende musiche di tutte le epoche, alternando le più note ad altre meno conosciute, quand’anche non meno importanti e meritevoli di attenzione: dal barocco al contemporaneo, dalla triade classica viennese ai grandi romantici, dal Novecento storico alla più recenti contaminazioni fra classico e leggero. Direttore Artistico il Maestro Federico Lovato. Nel 2023 è stato nominato il M° Ben Palmer, Direttore Principale dell'Orchestra.
Sacerdote dal 1998, don Alessio Geretti, udinese, si forma presso il Seminario diocesano, perfezionando poi a Roma gli studi di teologia dogmatica e diritto canonico. Nella diocesi friulana vive una prima esperienza ad Artegna, poi al servizio nelle parrocchie di Betania, ma anche la responsabilità dell’Ufficio Catechistico diocesano e della Pastorale della Cultura diocesana, insieme all’insegnamento. Ha collaborato più volte con il Progetto Culturale della CEI, con il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Ideatore del progetto che ha valorizzato Illegio come meta prestigiosa d’arte di fama internazionale, ha messo a frutto la sua passione e competenza nel mondo della storia dell’arte come curatore di trenta mostre visitate da un milione di persone, in cui gli è riuscito di ottenere ed esporre centinaia di capolavori dei massimi autori dai più importanti musei d’Europa. Ha ricevuto anche l’incarico di realizzare mostre ai Musei Vaticani, ai Musei Reali di Arte e Storia di Bruxelles, a Roma nelle sedi di Palazzo Venezia, Galleria Borghese, Castel Sant’Angelo.
Il Coro del Friuli Venezia Giulia è composto dalle voci favorite Mara Corazza e Paola Crema voci soprano, Marianna Acito e Anna Mindotti alti, Peter Gus e Claudio Zinutti tenori, Gerd Kenda basso. L’organico integrale include le voci soprano Grazia Bertolutti, Daria Carbone, Stefania Cerutti, Barbara Codutti, Mara Corazza, Paola Crema, Marinelli Francesca, Monica Mosolo, Laura Pilon, Delia Stabile; dalle voci contralto Marianna Acito, Simona Cois, Caterina De Biaggio, Milena De Fontis, Lisa Friziero, Elisabetta Gasparotto, Anna Mindotti, Chiara Zanin; i tenori Alessandro Ardesi, Rinaldo Battaini, Michele Concato, Peter Gus, Paolo Malisano, Werther Vidoni, Claudio Zinutti e i bassi Lorenzo Autero, Giorgio De Fornasari, Giuseppe Falconio, Marco Filippo,Giovanni Florian, Raffaele Geromella, Nicola Patat, Franco Stringaro. L’Orchestra da Camera di Pordenone impegnerà su strumenti originali i violinisti Moksha Vania Pedronetto, Matteo Zanatto, Isobel Cordone, Rossella Croce, Paola Tessarollo e Valentina Russo, e inoltre Gianfranco Russo e Alessandro Lanaro alla viola, Daniele Bovo e Cristina Vidoni violoncello, Mauro Zavagno contrabbasso, Giuseppe Falciglia, Daniele Arzuffi e Lucia Morini oboe, Luigi Mario Lupo e Laura Lovisa flauto, Stefano Sopranzi fagotto, Gabriele Cassone, Matteo Frigé e Emanuele Resini tromba, Michele Montagner timpani, Cristiano Dell’Oste all’organo.
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