“Cammini Aperti” in Fvg il 13 e 14 aprile
Sabato 13 il Cammino di San Cristoforo e domenica 14 il Cammino Celeste, l’iniziativa a livello nazionale dedicata ai Cammini, 42 quelli in tutta Italia
“Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano” è un progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti, ora, ce n’è una volta alla valorizzazione del turismo lento, una modalità di viaggio sempre più in voga che permette di assaporare appieno anche angoli meno noti della nostra Penisola, magari con la primavera. È “Cammini Aperti” che ideato dalla Regione Umbria - in qualità di capofila per il turismo slow -
si pone l’obiettivo di essere il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri/itinerari, promuovendo i valori dell'accessibilità. Si terrà il 13 e 14 aprile, 42 i cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, con oltre 2000 partecipanti, previa iscrizione sul portale dedicato. Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello e avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km.
A essere coinvolti in “Cammini Aperti” anche due importanti partner il CAI – Club Alpino Italiano e FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap. Il CAI, Ente pubblico vigilato dal Ministero del Turismo, ha lavorato selezionando 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi - di lunghezza variabile - sui quali portare persone con difficoltà motoria mediante l’impiego di Joelette e/o carrozzine. Inoltre, su tutti e 42 cammini lo stesso darà informazioni, distribuendo un vademecum, per incentivare la pratica responsabile dell’outdoor. FISH, invece, si impegnerà attivamente per garantire l'accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. A tal proposito verrà redatto un documento con linee guida per tutte le realtà del terzo settore e le regioni per una fruizione il più possibile reale.
In Friuli Venezia Giulia “Cammini Aperti” si terrà sul Cammino di San Cristoforo e sul Cammino Celeste
Cammino di San Cristoforo – 13 aprile
Nella prima giornata ad essere protagonista è la zona occidentale del territorio, nella provincia di Pordenone ed a confine con quella di Udine. I partecipanti avranno modo di percorrere 9 km sull’ultima parte de “La Pedemontana”, uno dei tre percorsi del Cammino di San Cristoforo. Si partirà da Spilimbergo, una delle perle d’arte del Friuli Venezia Giulia, in cui si colloca la celebre Scuola dei Mosaicisti del Friuli, Palazzo di Sopra e il Castello. Si farà anche visita ai borghi di Gaio e Baseglia per poi tornare indietro. A pochi chilometri di distanza passa anche il Cammino di Sant’Antonio, oltre alla Romea Strata che proprio in questa zona territorio coincide in parte col nostro cammino, e verrà pertanto attraversata durante l’evento. Il Cammino di San Cristoforo, oltre a essere nell’elenco regionale, fa parte anche dell’Atlante dei Cammini religiosi del Ministero del Turismo. Per Cammini Aperti se ne percorrerà soltanto un tratto dei 350 km complessivi, ma quello che si può dedurre è l’importanza che questa zona particolarmente riveste anche grazie alla presenza dei due fiumi che storicamente hanno definito la geografia urbana e umana dell’intera regione: il fiume Livenza e il Tagliamento, il primo che fa da ponte tra l’area del veneto e quella friulana, l’altro è conosciuto come l’ultimo fiume selvaggio dell'Europa.
Cammino Celeste – 14 aprile
Domenica “Cammini Aperti” si sposta nel territorio di Aquileia e Grado sulle orme di San Marco.
Un’escursione del tutto unica, in quei luoghi che videro predicare per la prima volta l’Evangelista: un anello di circa 10 km sul prologo al Cammino Celeste, un cammino che viene percorso come forma di pellegrinaggio da popoli di tre nazionalità diverse: italiani, slavi e austriaci. Si partirà dall’antica città di Aquileia per raggiungere la laguna di Grado e far ritorno, di nuovo, in quella che per un tempo fu anche una delle capitali dell’Impero Romano e oggi splendido Comune riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. L’appuntamento è in piazza Capitolo di fianco la Basilica di Santa Maria Assunta per raggiungere la pista ciclo-pedonale Ciclovia Alpe Adria in direzione di Grado lungo la Via Flavia. Arrivati alla laguna di Grado avremo modo di ammirare l’ultimo monumento dedicato ai pellegrini, il sesto in ordine di tempo, quest’ultimo è dedicato a San Marco e posto in una zona panoramica dove si potrà godere della vista della laguna e dell’isola di Barbana. L’Isola di Barbana è proprio il punto di partenza del Prologo del Cammino Celeste e vi ha sede un antichissimo santuario mariano nel Monastero di Santa Maria di Barbana retto da monaci benedettini. Proseguendo verso la pineta del cimitero di Belvedere ammireremo la graziosa Chiesetta dedicata a San Marco e dopo aver percorso un tratto lungo l’argine della laguna raggiungeremo la foce del fiume Natissa per poi, attraverso una strada bianca tornare ad Aquileia.
Si ricorda che “Scopri l’Italia che non Sapevi” è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo - della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi) con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.
A queste si sono unite le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana, Friuli Venezia Giulia e Campania si occupano così rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo, il tutto per enfatizzare ulteriormente il progetto e così anche il prodotto Italia.
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