Studenti di nuovo in aula per l’esame di Stato
I maturandi in classe, esame solo orale in presenza. Si parte il 17 giugno
Gli unici a tornare a scuola per concludere il loro percorso scolastico sono quest’anno i candidati all’esame di stato. Mai come oggi una vera prova di maturità. Per tutti: studenti, docenti, dirigenti, personale Ata. Alle prese i primi con una tipologia di esame assolutamente nuovo, imposta dalla contingenza pandemica, gli altri protagonisti della scuola impegnati nel predisporre l’ambiente dell’esame secondo le misure anticontagio previste da un rigido disciplinare.
Lo svolgimento dell’esame conclusivo della scuola secondaria di II grado avviene secondo una serie di novità e di modalità eccezionali.
I termini per la redazione del documento con cui gli studenti sono presentati alla commissione giudicatrice è stata spostata dal 15 al 30 maggio.
La commissione è formata da 6 docenti scelti dal Consiglio di classe, quindi sono interni. Mentre il presidente è l’unico componente esterno, scelto tra dirigenti scolastici o insegnanti di ruolo. Anche quest’anno si profilano rinunce di presidenti nominati, ma alla fine la copertura sarà assicurata.
Ogni candidato avrà un argomento da sviluppare sotto forma di elaborato per il colloquio, assegnato dal docente della materia di indirizzo (la ex seconda prova). Questo argomento, comunicato entro il 1 giugno a ogni studente tramite mail, potrà essere lungo 4-5 cartelle comprensive di testo, grafici, tabelle e quanto altro serve a completare l’argomentazione che si vuole sviluppare. Tale elaborato va consegnato entro il 13 giugno.
Il 15 giugno è il giorno in cui si riuniscono le commissioni, per prendere visione del documento, per estrarre la lettera dell’alfabeto con cui iniziano i colloqui e per fare il calendario degli stessi.
I colloqui, di norma 5 al giorno, hanno inizio il 17 giugno. Si parte con la discussione dell’elaborato attinente alle discipline della seconda prova scritta che è stato consegnato al presidente di commissione; mentre per Italiano, che costituiva la prima prova scritta, il candidato esamina un testo della letteratura italiana svolto durante l’anno; quindi saranno toccate le varie discipline e nella terza parte del colloquio il candidato potrà presentare la sua esperienza di PCTO, ex alternanza scuola lavoro, e le conoscenze in materia di Cittadinanza e Costituzione.
Il punteggio dell’esame di stato è dato dalla somma dei crediti assegnati nel triennio (fino a 60 punti) e dei risultati del colloquio (fino a 40 punti).
Le linee operative stabilite dal Ministero della Pubblica Istruzione in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile al fine dello svolgimento in sicurezza dell’esame sono contenute in un protocollo che ogni scuola si è dato.
E’ ammesso un candidato alla volta che accede da solo all’aula destinata, ovviamente sanificata prima e dopo ogni colloquio, dove tutti i soggetti sono distanziati e dotati di mascherina. Le aule sono di preferenza gli ambienti più spaziosi e ai quali i commissari e gli studenti accedono seguendo un percorso indipendente da quello delle altre commissioni (vi sono scuole in cui operano fino a 8-10 commissioni, pertanto l’organizzazione degli spazi è particolarmente complicata).
Il distanziamento di almeno 2 metri durante la prova consente di abbassare la mascherina durante l’esposizione. In ogni caso tutti, candidati e commissari, devono presentare un’autocertificazione sul loro stato di salute. (a.t.)
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