Sabato 5 febbraio: giornata contro lo spreco alimentare
Non è la prima ma la situazione non cambia, anzi peggiora: i nuovi dati ci dicono che gettiamo in media 595,3 grammi pro capite a settimana, ovvero 30,956 kg annui: il 15% in piu’ del 2021
Il patto degli italiani col cibo, fruito con scelte consapevoli per la salute propria e dell’ambiente,
era stato una delle conquiste più significative del lockdown della primavera 2020 e dei lunghi mesi
invernali di distanziamento. Esattamente un anno fa, lo aveva confermato il report 2021 di Waste
Watcher International Observatory on Food and Sustainability (su rilevazione Ipsos riferita al 2020): nel
2022 le cose si prospettano diverse. In controtendenza con l’ultimo biennio, risale la freccia dello spreco
alimentare domestico, come attesta il Rapporto “Il caso Italia” 2022 di Waste Watcher International
(riferito al 2021), diffuso in occasione della 9^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco
alimentare, per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dell’Università di Bologna,
su monitoraggio Ipsos.
I nuovi dati ci dicono che gettiamo in media 595,3 grammi pro capite a settimana, ovvero 30,956 kg
annui: ca il 15% in piu’ del 2021 (529 grammi settimanali). Il ritorno alla vita sociale, nella convivenza
con il virus, ci rende probabilmente meno attenti nella gestione e fruizione del cibo, un dato che si
accentua a sud (+ 18% di spreco rispetto alla media nazionale) e per le famiglie senza figli (+ 12%
rispetto alla media italiana). Vale complessivamente 7,37 miliardi € lo spreco del cibo nelle nostre case:
una cifra vertiginosa, ovvero il doppio di quanto ha stanziato il Governo per sostenere il contrasto al
caro energia, e corrisponde allo sperpero annuale di 1.866.000 tonnellate di cibo, solo nelle nostre
case. Se includiamo anche lo spreco alimentare di filiera - produzione / distribuzione / commercio – che
pesa 5.164.928 tonnellate, arriviamo a uno spreco nazionale di cibo del valore di € 10.444.931.606,
quasi 10 miliardi e mezzo, il valore dell’investimento dell’ultima manovra per le infrastrutture italiane
(dati Dipartimento Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna su rilevazioni Istat /
Waste Watcher per campagna Spreco Zero).
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