Nuove terapie anti cancro
Cro di Aviano in prima linea. Per i ricercatori si tratterebbe di una svolta epocale
Viene definita una svolta epocale nella cura di molti tumori. E il Cro di Aviano è in prima linea su qusto fronte. "Per noi, la sfida è già iniziata da tempo: in laboratorio, anzitutto e in clinica, con la somministrazione di cellule dendritiche". E’ il commento di Mario Mazzuccato e Mariagrazia Michieli, rispettivamente responsabile del Trattamento di cellule staminali per le terapie cellulari e responsabile di Oncoematologia dell’Istituto - al via libera dell’Ema all’utilizzo delle prime due terapie cellulari con tecnologia CAR-T. "Un’autentica svolta epocale - rilevano - nella cura di molti tumori, non solo ematologici, come le neoplasie del fegato, della mammella, della prostata, del pancreas e i sarcomi. Siamo pronti a cogliere questo incarico e a diventare tra i protagonisti di questo nuovo challenge". Queste terapie si basano sulla ingegnerizzazione di normali cellule del sangue, i linfociti T che per inserzione di parti di geni di altre cellule del sangue, i linfociti B, diventano in grado di legare le cellule tumorali ed eliminarle in maniera selettiva. La costruzione di queste cellule ibride con tecnologia CAR può avvenire solo in strutture ad alta specializzazione e in ambienti sofisticati, le fabbriche di cellule o Cell factory. "Come spesso è accaduto - proseguono Mazzuccato e Michieli - i primi tumori che potranno beneficiare di queste terapie saranno i tumori del sangue, i linfomi non Hodgkin e le leucemie linfatiche croniche resistenti alle comuni chemioterapie ma sono già in preparazione anche terapie CAR-T per i mielomi e presto si aprirà la ricerca per i tumori solidi".
Maurizio Pertegato
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