Iniziate le vaccinazioni contro il Covid Ora non si perda tempo
Atteso il via libera anche per i sieri prodotti da Moderna e Astra Zeneca
Sono iniziate lo scorso 27 dicembre in tutta Europa, e quindi anche nel nostro Paese, le vaccinazioni contro il Covid.
Ad essere somministrato è stato, fino ad oggi, il vaccino realizzato da Pfizer - Biontech, vale a dire l’unico, almeno fino ad ora, ad aver ricevuto il via libera dell’Agenzia europea del farmaco.
Mentre questo numero de Il Popolo va in stampa (martedì 5 gennaio) è atteso il via libera, all’interno dell’Unione Europea, anche per il vaccino realizzato da Moderna. Mentre nel Regno Unito già sono state avviate le somministrazioni del siero prodotto da Astra Zeneca, il cosiddetto vaccino di Oxford, cui concorre anche l’Irbm di Pomezia.
In altre parti del mondo, Russia, Brasile e Cina, sono stati somministrati altri vaccini, come lo Sputnik russo, i cui dati relativi ad efficacia e sicurezza però non sono mai stati pubblicati e quindi non hanno ottenuto alcuna certificazione internazionale.
Al momento quindi disponibile, nel nostro Paese, è solo il vaccino Pfizer - Biontech, che richiede una conservazione a -75° C, con tutte le complessità del caso. Per la sua efficacia sono richieste due dosi, la seconda dev’essere somministrata 20 giorni dopo la prima. Ciò significa che il numero di dosi consegnate dall’azienda farmaceutica va diviso per due se si vuole conoscere quanti saranno le persone vaccinate grazie a quella consegna.
Il via libera al vaccino prodotto da Moderna, molto più facile da conservare, dovrebbe garantire un’accelerazione nelle somministrazioni, fino ad ora riservate quasi esclusivamente al personale sociosanitario. Dopo medici, infermieri e operatori della salute in genere, dovrebbe essere il turno degli ospiti delle strutture residenziali per anziani. Ma già una prima complicazione ne avrebbe rallentato la vaccinazione. Occorre infatti che vi sia il loro consenso. E quando gli anziani non sono autosufficienti occorre che il consenso sia prestato da un tutore o da un amministratore di sostegno. Ma non tutti ne sono provvisti. Serve allora l’intervento del Tribunale che ne nomini uno. Ma i tempi chiaramente si allungano.
Il via libera al vaccino Moderna è atteso anche perchè, per sua stessa ammissione, Pfizer - Biontech non sarebbe in grado di soddisfare le esigenze di tutti.
Al momento, come detto, le vaccinazioni sono riservate a categorie specificatamente individuate.
A marzo dovrebbe scattare la cossiddetta fase 2, con somministrazioni a tutta la popolazione. A riguardo si sa ancora poco. Si dovrebbe iniziare dalle fasce più anziane per poi scendere in base all’età.
Ma ancora non è stato chiarito se ci si dovrà prenotare o se si verrà chiamati e da chi. Così come ancora non si sa bene dove saranno materialmente effettuate le vaccinazioni.
Cose che scopriremo. Presto speriamo. Al momento non resta che sottolineare lo straordinario risultato della Scienza, in grado di ottenere un vaccino sicuro in soli dieci mesi.
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