Casarsa; Il Piccolo Principe e il progetto Adotta un alunno durante la pandemia
Da 35 anni l’associazione IL NOCE di Casarsa opera a fianco dei minori e delle famiglie in difficoltà. Grazie al sostegno dell'8 x mille ha realizzato il progetto "Adotta un alunno"
Da 35 anni l’associazione IL NOCE di Casarsa opera a fianco dei minori e delle famiglie in difficoltà cercando di dare risposte alle esigenze che di volta in volta emergono all’interno della comunità. Grazie anche al contributo dell’8x1000 alla Chiesa Cattolica, l’associazione ha potuto dare priorità ad interventi che sostengano le famiglie nel loro insieme, utilizzando strumenti diversi ed integrati che mirino a contrastare la marginalità e la dispersione scolastica dei minori che vivono situazioni di disagio personale e/o familiare con il doposcuola, dare un sostegno ai singoli nuclei (distribuzione pacchi del Banco Alimentare), e sostenere e accompagnare (in gruppi di
confronto e occasioni in-formative, anche a distanza con strumenti telematici) le famiglie che si rendono disponibili ad impegnarsi a favore di altre famiglie in difficoltà.
Adotta un alunno
I due anni di pandemia appena trascorsi hanno messo a dura prova tutti, in particolare le famiglie fragili e quelle numerose che abitano in spazi ridotti e con genitori che, per problematiche di conoscenza della lingua e/o dei mezzi tecnologici, non sono in grado di aiutare i figli a casa nei loro compiti scolastici.
Per questo l’Associazione, nei periodi di lockdown e quarantene, si è attivata con l’iniziativa ’Adotta un alunno’ con cui i volontari e gli educatori della Coop. Soc. Il Piccolo Principe hanno potuto continuare a seguire un alunno che già seguivano nel corso della normale attività, telefonandogli e videochiamandolo, proprio come avrebbe fatto un tutor personale.
Hanno potuto così mettere a disposizione i propri strumenti personali (pc o tablet, smartphone) e aiutare lo studente nello svolgimento dei compiti ma anche facendogli sentire tutta la vicinanza di cui aveva bisogno fornendo un senso di ’normalità’ anche in una situazione così anomala.
Non appena è stato possibile, in base ai vari DPCM, l’attività di sostegno scolastico è tornata in presenza e per molti dei minori seguiti questa attività non è stata solo un’opportunità per migliorare gli apprendimenti ma ha offerto una possibilità di avere uno spazio per sviluppare le relazioni. Per molto di essi, al di là della pandemia, è stata l’unica realtà extrascolastica che hanno frequentato.
Banco alimentare
Anche la distribuzione mensile dei pacchi del Banco Alimentare è continuata per tutto il periodo della pandemia grazie all’impegno dei volontari che hanno sempre garantito la loro presenza anche nei mesi più difficili.
Così come le famiglie solidali e aperte all’accoglienza che hanno continuato ad incontrarsi per condividere difficoltà ed esperienze con il sostegno dalla psicologa e dalla tutor dell’associazione, momenti di incontro importanti per superare tempi così complicati.
Una firma all’8x1000 alla Chiesa Cattolica non è solo una firma, è molto di più.
Paola Piccoli
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