Giovedì per il Docs Fest film cyberbullismo e sulla violenza verso le donne

Evento simbolico e significativo quello scelto per il primo appuntamento di Aspettando Pordenone Docs Fest – Le voci del documentario, il festival di Cinemazero giunto alla sua XVIII edizione. Giovedì 6 febbraio alle 20.45 in collaborazione con Comune di Pordenone – Assessorato alle Pari Opportunità, Carta di Pordenone, Voce Donna sarà proiettato il documentario candidato (nella cinquina finale) agli Oscar Black Box Diares,che affronta i temi della violenza sulle donne e del Cyberbullismo (il 7 febbraio ricorre la Giornata Nazionale contro il fenomeno). 

Nell’occasione verrà presentato il Manifesto per una Comunicazione Responsabile e Inclusiva – Documento programmatico di Cinemazero per l’uso di un linguaggio ampio in ambito culturale, elaborato con la linguista, docente ed esperta in gender studies Manuela Manera.  Si tratta di un documento, il primo redatto e voluto da una realtà cinematografica in Italia, frutto di un articolato lavoro di Cinemazero e di Pordenone Docs Fest (anche con molte iniziative nel tempo) che diviso in vari ambiti si impegna nella promozione di una comunicazione responsabile e inclusiva, riconoscendo l’impatto cruciale che le parole hanno sulla società e sul Territorio.  

“Attraverso questo manifesto” – spiega il presidente Marco Fortunato – “vogliamo condividere i nostri principi e le nostre buone pratiche da sempre orientate ad una comunicazione rispettosa e ampia, in attuazione del principio di uguaglianza e non discriminazione” “Un manifesto che ribadisce anche qual è il nostro ruolo come operatori e operatrici culturali, onorando la nostra professione attraverso esempi concreti di accoglienza.” Aggiunge Riccardo Costantini, curatore di Pordenone Docs Fest: “speriamo che questo documento pionieristico possa essere imitato, fonte di dibattito, come è nella nostra tradizione che vede i contenuti culturali elemento di confronto per cercare di portare migliorie – magari anche semplici – nella nostra società”. 

Cinemazero, quindi, continuerà a impegnarsi su diversi ambiti – comunicazione, relazioni, adeguamento degli spazi, contrasto alla violenza… – come ha sempre fatto, ma mettendo, come si suol dire, nero su bianco i propri intenti. 

Molte le azioni concrete del manifesto che si può consultare interamente sul sito www.cinemazero.it, tra cui l’istituzione, a partire dal 6 febbraio, del biglietto sospeso, voluto da Cinemazero per dare la possibilità anche a chi non può permetterselo di venire al cinema. 

Chiunque potrà acquistare un biglietto del cinema che sarà poi messo a disposizione di spettatrici e spettatori che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di vedere il film in sala: per questi e queste ultimi basterà recarsi in biglietteria per verificare la possibilità immediata all’utilizzo. 

Il film che seguirà la presentazione del manifesto, offerto in collaborazione con Mondovisioni – i Film di Internazionale, è stato scelto per i suoi contenuti anche legati alla ricorrenza della Giornata Nazionale contro il Cyberbullismo. Black Box Diaries  racconta di quando, nel maggio 2017, la ventottenne giornalista giapponese Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell’allora Primo Ministro Shinzo Abe: sa di non avere altra scelta, se vuole che il suo caso cambi le antiquate leggi del suo Paese sulla violenza sessuale. In una società in cui parlarne apertamente è considerato indecoroso, la sua conferenza stampa scuote l’opinione pubblica. Minacce di morte, cyberbullismo e lettere minatorie trascinano Shiori in una spirale di paura e solitudine. Determinata a dare l’esempio ad altre vittime, Shiori porta avanti il suo caso. Diretto da lei stessa con filmati privati della sua terribile esperienza, Black Box Diaries cattura il suo tumultuoso, straziante e infine trionfale viaggio, rivelando il prezzo umano e sociale da pagare quando si subisce l’attacco congiunto di politica, media e social network.