Veneto Orientale, nuove modalità di accesso in ospedale per familiari e visitatori dei pazienti
Il dg Filippi: “Sono crollati contagi e ricoveri ma dobbiamo pensare anche all’umanizzazione delle cure”
Familiari e visitatori possono ora accedere più facilmente alle strutture ospedaliere per far visita ai propri cari, purché siano in possesso di uno dei seguenti requisiti: la certificazione verde Covid-19, certificato che conferma l'avvenuta vaccinazione, certificato di avvenuta guarigione o l'esito negativo di un test molecolare/antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti. A stabilirlo sono le recenti disposizioni della Regione Veneto che recepiscono l'ultimo decreto ministeriale.
Più nel dettaglio, negli ospedali dell'Ulss 4 le visite ai degenti sono consentite una volta al giorno periodo massimo di 30 minuti; qualora i familiari richiedenti l'accesso alla struttura non avessero i requisiti necessari, e necessitano di tampone, questo verrà garantito nel più vicino “covid point” dell'Ulss 4 in forma gratuita e con accesso libero (senza prenotare).
“La pandemia ha decisamente allentato la presa sulla popolazione, ora siamo in zona bianca ma non per questo dobbiamo pensare che il virus sia scomparso perché ci sono sempre le varianti che preoccupano – spiega il direttore generale dell'Ulss 4, Mauro Filippi - . Sono stati quindi ampliati gli accessi per le visite ai degenti pur tenendo presente il contesto ospedaliero costituito da persone fragili e pertanto le più a rischio contagio con tutte le complicanze che ne conseguono”.
“Non potevamo però trascurare un altro aspetto: l’umanizzazione delle cure – continua Filippi - che ha una valenza importante nel quadro clinico dei pazienti. Questi, in situazioni di sofferenza, hanno la necessità di vedere i propri cari e tali bisogni devono essere, per quanto possibile, soddisfatti”.
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