Summaga, presentata la guida storico artistica della Abbazia
Il parroco don Liut: «L’opera onora e fa memoria della millenaria vita dell’edificio»
Sabato 26 settembre è stata presentata la guida storico-artistica alla "Abbazia di Santa Maria Maggiore di Summaga". «L’opera onora e fa memoria della millenaria vita dell’edificio e dell’istituzione sia ai summaghesi che ai numerosi visitatori» ha affermato nella presentazione il parroco, don Giuseppe Liut, che ha inoltre evidenziato il valore del testo, frutto di un lavoro didattico delle classi 3AL e 3BL del Liceo Linguistico "Marco Belli" di Portogruaro, svolto nell’anno scolastico 2018/19, sotto la conduzione degli insegnanti Francesca Boschetti e Michele Giro.
La guida è edita dalla Parrocchia, è stata stampata nel settembre 2020 dalla Compset di Portogruaro, ed è il risultato un nuovo testo che ha ampliato ed aggiornato la precedente guida storico artistica risalente ad oltre 30 anni fa, arricchendola anche con nuove foto in maggioranza di Paolo Barbuio. Il testo è ricco di preziose immagini, ripercorre il lungo e ricco itinerario storico-artistico dell’Abbazia, facendo memoria della sua riscoperta, del restauro e della valorizzazione. Le storie dell’edificio sacro e dell’Abbazia come istituzione religiosa benedettina iniziano, forse, prima del Mille, mentre i restauri della chiesa parrocchiale, iniziati nel 1925, sono stati portati avanti a più riprese, per tutto il secolo scorso, e, di recente, fino a dopo il 2010. Dal punto di vista architettonico vengono illustrate le varie fasi costruttive: dal quadrangolare sacello alto-medievale, preesistente all’Abbazia, fino alle quattro fasi costruttive della chiesa.
Riguardo agli affreschi l’itinerario è altrettanto articolato: dai primi affreschi romanici del sacello, fino alla grande superficie dell’abside maggiore, affrescata nel Duecento dal pittore Giovanni Veneziano, che ha concretizzato un grande disegno teologico: in alto esalta la Madonna madre di Dio, rappresentata in mandorla, tra angeli, profeti ed evangelisti; al centro rappresenta Cristo ed i Dodici Apostoli; in basso è narrata la parabola sulla vigilanza, con le vergini stolte e prudenti. A Giovanni Veneziano sono attribuiti anche gli affreschi della navata di sinistra, dedicati alla figura di San Giovanni Evangelista: sono restaurati per ultimi ed hanno permesso di evidenziare, tra l’altro, la ricchezza della preparazione pittorica.
La guida infine fa anche la storia dell’Abbazia dopo il ritiro dei monaci benedettini (1446). Ricordiamo solo la sua trasformazione in commenda, la nascita della parrocchia, fino al restauro barocco della chiesa nel 1740, curato dall’abate commendatario cardinale Carlo Rezzonico, futuro papa Clemente XIII. La guida valorizza anche opere d’arte più recenti, aiuta ad orientarsi tra le fasi dei restauri e nella bibliografia dei diversi studi storico-artistici.
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