Capo cosparso per prendere coscienza della fragilità e compiere la penitenza
Mercoledì delle ceneri, orari delle celebrazioni
Il significato della celebrazione rimane immutato, anche se quest’anno il celebrante non dovrà pronunciare alcuna frase, mentre lascia cadere - igienizzato e con mascherina - sul capo del penitente, il pizzico di cenere benedetta, durante le celebrazioni di mercoledì 17 febbraio (come sottolineato dalla nota della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti).
IL SIGNIFICATO Il gesto di cospargere il capo di cenere, evoca un duplice atteggiamento. Ricordare il destino dell’uomo: quello di ritornare in polvere. Prendere cioè coscienza della propria fragilità. E inoltre: invitare a compiere un cammino austero di penitenza, per divenire "uomo nuovo", salvato dalla morte di Gesù. Così come emerge anche nel messaggio di Papa Francesco, nella Quaresima dello scorso anno: "Vi supplichiamo, in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio" (2 Cor 5,20). È infatti il Mistero Pasquale che fa da fondamento al cammino di conversione. Papa Francesco poi aggiunge: "In questo tempo favorevole, lasciamoci condurre come Israele nel deserto, così da poter finalmente ascoltare la voce del nostro Sposo, lasciandola risuonare in noi con maggiore profondità e disponibilità. Quanto più ci lasceremo coinvolgere dalla sua Parola, tanto più riusciremo a sperimentare la sua misericordia gratuita per noi".
Le ceneri sono ottenute dalla combustione di rami d’ulivo, dell’anno precedente. Evocano una dimensione cosmica: collegano l’uomo alla natura e allo scorrere del tempo. Il fatto di benedire le ceneri, significa immettere le persone che le ricevono, in una dimensione divina, che appartiene a Dio. Le parole pronunciate all’inizio sono "performative", hanno cioè il potere di dare un senso al cammino della propria vita, che oscilla tra la fragilità e la dignità dei figli di Dio.
Orari delle celebrazioni del "Mercoledì delle ceneri", con messa e rito penitenziale, in alcune comunità, gentilmente segnalati.
Sant’Andrea: ore 8.00, 10.30 e 18.30.
Sant’Agnese: ore 19.00.
Lison: ore 20.00.
Beata Vergine Regina: ore 15.00 (per le classi del catechismo, con consegna di un simbolo della quaresima), 18.30.
Santa Rita: ore 9.00 (a Sant’Antonio, Messa e rito delle ceneri), 15.00 (alla parrocchiale, Liturgia della Parola e rito delle ceneri per le classi del catechismo), 18.30 (alla Parrocchiale Messa e rito delle ceneri).
San Nicolò: ore 19.30 (accompagnata dalla testimonianza di un medico della terapia intensiva dell’Ospedale di Pordenone. Quest’anno la solidarietà parrocchiale andrà a favore di una famiglia col figlio ammalato e bisognoso di cure. Non ci sarà la tradizionale "cena del digiuno", a base di pane e acqua).
Portovecchio: ore 18.30.
Santuario Nostra Signora di Fatima: ore 9.00, 18.30. Alcuni confessori sono disponibili in giornata per il sacramento della riconciliazione.
Santi Luigi e Cristoforo (Marconi): ore 7.15. Sono inoltre previsti 6 incontri di preghiera per i vari gruppi della primaria e della secondaria di primo grado.
San Giovanni: ore 18.30.
Ospedale: ore 7.00.
Concordia: ore 7.00, 10.30 e 18.30. La Via Crucis, i venerdì, ore 17.45.
Sindacale: ore 19.00. La Via Crucis, i venerdì, ore 20.00.
Teson: ore 20.00. La Via Crucis, i venerdì, ore 20.00.
Summaga: ore 16.30.
Pradipozzo: ore 16.30.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento