Gravina in Friuli Venezia Giulia: “Il calcio dei territori è un presidio per le comunità, va sostenuto”
Ha fatto tappa in regione il tour di incontri presso i Comitati del presidente della FIGC
Ha fatto tappa inFriuli Venezia Giulia il tour di incontri presso i Comitati Regionali, annunciato in sede di Assemblea federale, del presidente della FIGC, Gabriele Gravina. L’obiettivo quello di ascoltare le esigenze dei territori per elaborare al meglio una strategia condivisa di risposta alla crisi, e far sentire la necessaria vicinanza al settore di base, soprattutto nel momento complesso caratterizzato dalle difficoltà e dalle restrizioni imposte dal regime pandemico. La visita di Gravina a Trieste, culminata oggi con la riunione insieme al Consiglio Direttivo e i rappresentanti del calcio territoriale, è stata preceduta ieri dagli incontri istituzionali con il sindaco Roberto Dipiazza e con il presidente della Regione Massimiliano Fedriga con i quali si sono gettate le basi per alcuni progetti futuri che interessano il calcio in maniera trasversale, sia maschile che femminile, dalla Nazionale alla Terza categoria. Inoltre, Gravina ha ringraziato Comune e Regione per i numerosi interventi realizzati in favore dello sport e del calcio in particolare, congratulandosi con il presidente regionale Ermes Canciani per lo straordinario lavoro sul territorio e l’ottima sinergia creata con i rappresentanti delle istituzioni.
Il presidente del Comitato Regionale Ermes Canciani ha illustrato al presidente nazionale quella che è la situazione attuale del calcio regionale in Friuli Venezia Giulia, soffermandosi in particolare sulle peculiarità relative al campionato carnico, unico in Italia a disputarsi in estate, e sul campionato transfrontaliero cui prendono parte 5 squadre regionali e 5 squadre slovene. «Ringrazio il presidente Gravina per questa iniziativa lodevole – le sue parole – e per questo oggi per noi è una giornata storica. Mi piacerebbe non rimanesse l’unica, ma in futuro si potesse ripetere, diventando quasi di cadenza annuale. Crediamo che con la presidenza di Gabriele Gravina davvero potremo rivivere le “notti magiche” che tutti sogniamo».
Gli ha fatto eco, poco dopo, il presidente nazionale della FIGC Gabriele Gravina. «Ringrazio il Friuli Venezia Giulia per la splendida accoglienza che mi ha riservato. Sono giunto alla metà del mio tour: bellissimo, e per questo mi rimprovero di non averlo fatto prima. Ho capito che il mondo del calcio cosi come è strutturato ha una base solida che forse conosciamo poco. Pur avendo avuto esperienze in una piccola realtà partita dalla Terza categoria e arrivata in serie B, devo dire che l’evoluzione ha portato oggi i dilettanti a un posizionamento diverso rispetto a quando ho avuto modo di governare una società. E’ necessario capire quali sono le esigenze della base e quindi sono orgoglioso di avviare questo percorso di conoscenza dei Comitati Regionali. Tappa dopo tappa il mio appagamento in termini di qualità è cresciuto, ogni giorno aumentano le informazioni e le indicazioni per la crescita del movimento. Il mondo del calcio ha perso 200 mila ragazzi in termine di tesserati e questo mi preoccupa molto; da qui dobbiamo mettere in moto i meccanismi di attrazione dei ragazzi. Il mondo di dei dilettanti è formato da tanto volontariato e per questo si apprezza di più. Vedere l’artigiano, l’operaio, il cittadino normale che ha la possibilità di dare il suo contributo sottraendo finanze e tempo alla sua famiglia è roba da premio Nobel, da riconoscimento morale che non ha uguali. Da presidente di federazione ho l’obbligo di prestare attenzione a queste persone, a queste società che sono la base per la formazione dei nostri ragazzi. Tutti i Comitati mi hanno chiesto la stessa cosa: la formazione dei ragazzi. Questo è meraviglioso. Sono uno studente che da voi vuole imparare e solo ascoltando tutti potrò disegnare una riforma che deve passare da un principio di sostenibilità. Quando rientro a casa da queste visite sono molto soddisfatto e vi garantisco che ogni volta escono idee nuove e visioni nuove. Ringrazio i Comitati per questa opportunità e per questa dedizione che permette di portare avanti il calcio dilettantistico».
Sulla sua idea di riforma, Gravina è stato poi chiaro con i rappresentanti del Friuli Venezia Giulia: “L’obiettivo prioritario è mettere in sicurezza il calcio italiano, chiederò a tutte le componenti di fare un passo indietro per farne due in avanti con il contributo di tutti. Non accetterò la difesa di sterili egoismi, voglio che questo progetto sia ispirato dal vostro modo di vivere il calcio, mettendo cuore e passione”.
Dopo la Sardegna, la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Campania, il Piemonte Valle d’Aosta, la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia il tour dei Comitati del presidente Gravina si ferma per riprendere nelle prossime settimane: prima, in agenda, il debutto dell’Italia di Mancini ad Euro 2020 che venerdì a Roma aprirà il suo campionato europeo sfidando la Turchia.
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