Ciclismo, “FVG per gli Juniores”: società riunite per tutelare la categoria

Reagisce alla pandemia il Friuli Venezia Giulia. Il periodo attuale sta mettendo in estrema crisi la categoria juniores con una moria di gare su tutto il territorio nazionale, e la federazione nazionale neo insediata non ha ancora attivato nessun correttivo per mitigare la problematica. Con la consueta concretezza della gente del Friuli, ieri le società regionali della categoria si sono riunite sotto egida del comitato regionale con il Presidente Stefano Bandolin in un coordinamento organizzativo denominato “FVG per gli Juniores”.

IL “COORDINAMENTO” E’ creato per mettere in comune personale, attrezzature, mezzi, e risorse in maniera paritaria e riuscire a superare la criticità dei primi due mesi che vede i team regionali della categoria juniores non riuscire ad entrare nel numero chiuso di iscritti data la carenza di gare su tutto il territorio nazionale. L’obbiettivo è quello di organizzare 4 gare che permettano agli atleti regionali di confrontarsi e fare attività in questo primo periodo fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata. Si confida che questa azione possa catalizzare anche altri sponsor esterni per sostenere l’attività e magari ampliare il numero di atleti partenti allargando anche ad altri team la partecipazione. Sono inoltre allo studio altre azioni che possano fare da “volano” e ausilio anche alle altre categorie regionali.

LE SOCIETÀ NEL COORDINAMENTO Sono Danieli 1914 Cycling Team – T85 ASD, ASD Scuola Ciclismo Senza confini, UC Pordenone, G.S. Caneva Gottardo Giochi ASD, ASD SC Fontanafredda, ASD Cycling Team Friuli, e a far da collante è il consigliere regionale Alan Olivo supportato dal responsabile tecnico Renzo Boscolo ed il tecnico di categoria Christian Murro, e vedranno il coinvolgimento anche dei comitati provinciali dove si svolgeranno le gare con i presidenti Raffaele Padrone e Domenico De Filippo.

Il responsabile CTR Boscolo: “L’unità di intenti che sta nascendo nella nostra regione per soccorrere una categoria in crisi ha dello straordinario. La scintilla è stata lanciata dal comitato regionale, ma tutti i team hanno dato ampia disponibilità a entrare in questo coordinamento per il bene dei nostri giovani, con encomiabile slancio. Il primo ringraziamento va a questi uomini di sport e le loro società. Con questa azione ci auguriamo che le istituzioni e tutto il tessuto regionale facciano sistema, soprattutto in un momento dove tra l’assenza di scuola con la didattica a distanza, e l’isolamento sociale, lo sport è l’unico momento di educazione positiva e salutare per i nostri giovani. Ricordiamo che il ciclismo con i suoi protocolli molto stretti e l’esecuzione in ambiente aperto e non di vicinanza ha già dimostrato di essere uno sport praticabile con pochi rischi (vedasi ad esempio il giro d’Italia o l’attuale Tirreno Adriatico che non ha avuto contagi nel gruppo gara)”.