Acsi ciclismo, Scipioni: «Speriamo di partire dopo il 15 aprile»

Il Giro del Pordenonese, la Gran fondo Città di Pordenone e… tanta incertezza. Il comitato provinciale Acsi ciclismo di Pordenone ha varato la bozza di calendario per la stagione 2021, pandemia e schermaglie con la federazione permettendo. Con il presidente provinciale Eraldo Scipioni facciamo il punto sul movimento amatoriale.

Eraldo, intanto quando sarà possibile pedalare nuovamente per i cicloamatori?

Speriamo di partire dopo il 15 aprile. Noi eravamo pronti anche prima dopo aver sostenuto tutti i corsi richiesti per adeguarci alla delicata situazione. Purtroppo l’incertezza prima e la classificazione della provincia a zona rossa hanno causato la cancellazione già dei due primi eventi. La stagione, pertanto, dovrebbe iniziare l’8 maggio con la prima delle due giornate di gara curate dal Gruppo cicloturistico Meschio a Caneva.

Come si collocano il Giro del Pordenonese e la Gran fondo Città di Pordenone?

Il Giro del Pordenonese si disputerà in tre tappe e la classifica a punti dal 18 al 20 giugno. La 33a edizione vedrà gli arrivi di giornata a Camolli, Cordenons e Pordenone. Per quanto riguarda la Gran fondo dei Templari, in calendario il 29 agosto con partenza e arrivo a Pordenone, stiamo lavorando a delle novità. Probabilmente si correrà su un percorso unico, a passo libero ma con cinque tratti cronometrati.

Quali altre novità ci riserverà il calendario?

La prima edizione del Giro del Pordenonese in mtb. Nell’ottica di coltivare il fuoristrada, il 25 e 26 settembre, tra magredi e risorgive, a Cordenons avranno luogo tre prove con classifica finale a punti, due in linea e una, la domenica mattina, a cronometro.

Solo otto le gare su strada…

Inevitabile. In questa situazione organizzare è difficilissimo. Per questo motivo volevamo proporre prove alternative come il duathlon o il misto strada-mtb ma tutte le certezze di inizio stagione sono crollate. L’importante era rimettere la gente in sella, nonostante i dubbi sulla praticabilità dei raduni cicloturistici e le pedalate ecologiche. Non so se riuscirà il progetto di rilancio del cicloturismo, anche mediante l’introduzione di una classifica per società. Se ci aggiungiamo che gli enti di promozione sportiva sono evidentemente discriminati dalle federazioni sportive, come se non mancassero già i problemi, è naturale conseguenza il calo di tesserati. Solitamente in questo periodo dell’anno le iscrizioni avevano già superato le 550. A oggi, invece, i tesserati sono solo 350: è un male per tutti.