Vittorio, operaio metalmeccanico: il lavoro in più per far studiare i quattro figli e... le sue quattro lauree
La storia nell’ambito del nostro speciale per la festa del papà
Vittorio ha un sorriso di compiacimento quando parla delle sue quattro lauree, elencandone gli indirizzi: Ingegneria, Psicologia, Scienze dell’Educazione e Biologia molecolare.
Le sue mani, che portano chiari segni di usura da attività lavorativa, e il suo volto, spesso molto abbronzato, non denotano frequentazioni di biblioteche o familiarità con volumi specialistici da sfogliare con delicata attenzione.
Sorridendo, lui ricorda le lunghe ore trascorse in fabbrica da operaio metalmeccanico e di serate o fine settimana di "dopolavoro" nei campi e nella stalla. Chi conosce la sua storia, sa che nel suo accenno scherzoso alle lauree conseguite è racchiusa una vita di fatica e di sacrifici che oggi gli sembrano leggeri e che, a suo dire, ripeterebbe volentieri nella loro totalità.
Come lui racconta, la nascita del primo figlio, Ludovico, gli aveva dato una nuova leggerezza anche nella sua attività abbastanza pesante e ripetitiva. La gioia che lo aspettava a sera nella sua famigliola gli faceva dimenticare ogni fatica. Anna, la giovane moglie, aveva lasciato il suo lavoro da commessa per dedicarsi alla casa e al bambino. Due anni dopo era arrivata Veronica a completare la gioia della giovane famiglia. L’aiuto dei nonni paterni era talmente affettuoso e costante, che la nuora, grazie alla loro partecipe vicinanza, aveva ripreso a lavorare part time quando i due figlioletti andavano entrambi alla scuola dell’Infanzia e poi alla primaria. Sei anni dopo erano "sbocciati", come una bella sorpresa, Benedetta e Pietro (quest’ultimo con il nome del nonno). Anna aveva lasciato definitivamente il lavoro per la sua impegnativa e allegra famiglia. C’era sempre la presenza dei nonni paterni dietro le quinte con il loro prezioso sostegno economico e la frequente cura dei nipoti.
Anno dopo anno, la bella famiglia era arrivata a dover pensare al futuro di Ludovico che aveva concluso il liceo scientifico. La sua scelta di frequentare la facoltà di Ingegneria era stata fortemente sostenuta anche dai nonni, per non dire dal papà che coltivava segretamente il sogno dell’università per i suoi quattro rampolli. Poi il dolore era piombato nella vita di questa famiglia serena e laboriosa. A poca distanza l’uno dall’altra, erano mancati il nonno e la nonna. Era venuto meno il loro sostegno vitale.
Vittorio, d’accordo con la moglie e i figli, aveva deciso di continuare il lavoro dei campi e della stalla dei suoi genitori. Si trattava di prolungare l’impegno quotidiano, oltre alle otto ore di fabbrica, e di lavorare anche nei fine settimana. Lui aveva uno sguardo lungo sul futuro dei ragazzi, desiderava intensamente che tutti potessero andare all’università. E si sa che per questo percorso occorrono tante risorse…
Per la laurea dei primi due non c’erano state preoccupazioni sul versante dell’impegno, Ludovico e Veronica avevano concluso il percorso con il massimo dei voti. Arrivati al turno con gli altri due, i più grandi avevano già trovato lavoro. Si poteva allentare un po’ la fatica dei genitori, ma sempre con la guardia alta. Analoghe soddisfazioni sarebbero arrivate anche dagli ultimi due. Oggi sono tutti bene inseriti,i primi due stanno per formarsi una famiglia. E Vittorio può orgogliosamente affermare di aver conseguito quattro lauree. Non è davvero possibile contraddirlo.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento