Sei nuovi ordinati "L’ultimo di tanti passi il Signore ci sostenga"
Testimonianza di Thomas Salvador, 25 anni di Concordia
Sono Thomas Salvador, ho 25 anni e provengo dalla comunità di Concordia Sagittaria. Fin da bambino ho frequentato la parrocchia, trovando lì il mio posto: pur essendo piccolo, forse ben poco utile rispetto alle esigenze della comunità, mi sono sentito parte di un qualcosa di più grande e di molto coinvolgente.
Dopo sette anni di discernimento e formazione in Seminario, oggi mi ritrovo quasi sorpreso già alla vigilia dell’ordinazione sacerdotale. Ho la sensazione che il cammino sia passato piuttosto veloce, eppure, voltandomi indietro, riconosco che la strada fatta non è stata così breve.
Sono partito dalle parrocchie dell’Unità Pastorale Concordiese, dove ho cominciato a comprendere cosa significa la vita parrocchiale: lì riconosco che il Signore mi ha chiamato, mettendo nel mio piccolo cuore un seme di vocazione e un desiderio di sé. Qualcuno un po’ incuriosito a volte mi chiede il momento preciso in cui ho sentito che il Signore mi stava chiamando, come se la vocazione fosse qualcosa da pochi minuti… la realtà è molto più complessa, ma proprio per questo anche più autentica e affascinante. Quel piccolo seme che il Signore pone ha bisogno di cure, di sostegno, di terreno buono e soprattutto di tanto tempo.
Quel "tanto tempo" è ormai trascorso, e mi ha visto lasciare il mio paese prima per la città di San Vito al Tagliamento, dove sono rimasto tre anni, e poi per Azzano Decimo, dove mi trovo da due anni e dove resterò per il tempo che il Signore vorrà.
Quel "tanto tempo" mi ha visto soprattutto impegnato in Seminario, in una famiglia che ho sempre sentito come mia e alla quale ho cercato di dedicare tante forze e passione: credo di poter dire che il Seminario è stata l’esperienza più forte che abbia mai fatto, avendo avuto la possibilità di crescere e di farlo insieme ad altri.
Quel "tanto tempo" è stato segnato dallo studio, grazie al quale ho cercato di comprendere un po’ meglio Dio, e con Lui anche qualcosa di me.
Quel "tanto tempo" oggi mi porta a buttarmi, a dire un sì per sempre, non perché sia certo delle mie capacità di fare il prete, ma perché in questo "tanto tempo" ho avuto la prova, più e più volte, che il Signore è stato al mio fianco.
Così è arrivato il momento di fare l’ultimo passo, sapendo che lo faccio verso Qualcuno di cui ci si può fidare. Immagino che dal 3 luglio cambieranno un bel po’ di cose: i miei compagni e io saremo sacerdoti per sempre, pur rimando uomini in tutto. Cambierà tutto in noi, eppure saremo gli stessi di prima. Ci è voluto "tanto tempo" per arrivare fin qui, ce ne vorrà ancora tanto di più per imparare a essere buoni pastori, per ascoltare sempre di nuovo la voce del Signore che chiama, per continuare a formarci e a conoscere. Il Signore ci aiuti accrescendo la nostra fede e sostenendoci con la sua fedeltà.
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