Pordenone anche i Taxi in crisi da Coronavirus
Continuano il servizio ma vedono dileguato il 70% del fatturato: ironia e beffa del Covid 19 anche sui taxisti
Si presenta difficile la ripresa per il settore del trasporto persone e, soprattutto, per quello dei taxi che nell’emergenza Coronavirus, pur avendo continuato a prestare servizio, ha visto dileguarsi oltre il 70% del fatturato. "Stiamo vivendo una situazione di assoluto immobilismo - rilevano i rappresentanti di una categoria che, a Pordenone, conta 18 tassisti - con una profonda riduzione di lavoro e di turno perché la richiesta è attualmente limitata è al 30%".
"Purtroppo - lamentano - mancano completamente tutte quelle iniziative che, per noi, rappresentano delle buone occasioni di lavoro quali fiere e rassegne varie, mostre, eventi di ogni tipo, ecc.. Speriamo che una manifestazione importante quale pordenonelegge, a settembre, si tenga anche con il pubblico, come avviene solitamente. Già abbiamo perso il Sicam (Salone componenti mobile), in programma a ottobre e annullato nei giorni scorsi, che porta nel capoluogo migliaia di persone da tutta Italia ed è una grande opportunità. In questo modo, oggi, c’è una grande incertezza sul futuro". I tassisti, in città, sono visibili in tre posti: piazza XX Settembre, l’ospedale civile in via Montereale e la stazione ferroviaria. "Un’altra cosa che manca - segnalano - è l’indotto derivante dalle varie attività produttive. Oggi ci si muove poco, sia in aereo che in treno, e questo si riflette pesantemente sulla situazione della nostra categoria". E la situazione non è migliore anche per i vettori turistici (corriere) e per chi svolge l’attività di noleggio con conducenti. In queste settimane, comunque, i tassisti si sono organizzati per garantire la massima sicurezza all’interno dei veicoli, per loro e per i loro clienti. Sono state adottate tutte le misure necessarie. "Indossiamo guanti e mascherina, trasportiamo al massimo due persone per volta, rigorosamente dietro e in caso di una sola persona la facciamo sedere a destra, il più lontano possibile dal conducente. A bordo dei taxi, infine, non mancano gel igienizzanti".
Maurizio Pertegato
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