Minori: 160 bambini in diurna e servizi ambulatoriali per altri 1500
A La Nostra Famiglia di San Vito al Tagliamento
Sono connotati da molteplici sfaccettature gli interventi programmati in base alle esigenze individuali di 160 minori (3 - 18 anni) che frequentano La Nostra Famiglia di San Vito in forma diurna e di altri 1.500 che sono seguiti in modalità ambulatoriale da 157 operatori di varie specialità.
Se la gestione è complessa in tempi normali, è facile immaginare la vastità dei problemi determinati dalle restrizioni imposte dal Covid.
La dott.ssa Monica Crimella, della Direzione Operativa, osserva come la pandemia abbia portato un diffuso subbuglio nella gestione di questa non facile realtà, particolarmente in vista delle modalità relazionali dal vivo imposte dalla gestione di peculiari situazioni: si pensi alle frequenti esigenze di vicinanza fisica, quali il tatto e la lettura labiale, per citarne qualcuna, al fine di avere un’idea della complessità delle situazioni problematiche determinate dal virus nefasto.
Nella fase del lockdwn il Centro è rimasto chiuso, tuttavia gli operatori hanno cercato in svariate forme di adottare tutte le possibili modalità relazionali per consentire espressioni di vicinanza alle famiglie.
Con la possibilità di riapertura, è stato ripreso gradualmente il ritmo della normalità per le attività dei minori diurni, sia pure con il doppio turno per le sale da pranzo e la riorganizzazione degli ambienti al fine di garantire i previsti distanziamenti.
Per il settore degli interventi ambulatoriali è stato possibile riprendere le attività in base al protocollo concordato con l’Azienda Sanitaria: distanziamenti, orari spezzati per consentire la sanificazione degli ambienti, dotazione di sovracamice, mascherina e visiera per chi si trova nelle condizioni di operare in stretto contatto con i minori, mentre in alcuni casi si è provveduto anche a installare schermi adeguati. Se in tempi normali era prevista la durata di 45’ per ogni intervento individualizzato, ora la necessità di sanificazione tra una seduta e l’altra riduce ovviamente questo tempo.
Durante l’estate è stato possibile attuare la fase di rodaggio per cui l’attività è ripresa in forma sempre più completa, sia pure a gruppi numericamente ridotti. Il periodo di sospensione estiva è stato ridotto a due settimane, rispetto alle quattro usuali, per recuperare il più possibile il tempo perduto.
E’ comunque necessario offrire ai minori un ambiente di vita facilitante e un trattamento per lo più individualizzato al fine di consentire possibilità di recupero e di riabilitazione significativi.
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