Università di Udine: lunedì 18 luglio presenta "Cantiere Friuli"
L’Università “che ricostruisce”: il punto sul lavoro svolto e le prospettive future. Presentazione lunedì 18 luglio, alle 10.30 a Udine, nell’Auditorium Sgorlon di via Margreth 3. Strategie, analisi e interventi delle nove Officine per una rinascita partecipata del territorio
Idee, progetti, soluzioni per una nuova stagione di rinascita del territorio friulano e del suo popolo: è ricco il bilancio dei primi quattro anni di “Cantiere Friuli”, il progetto avviato nel 2017 dall’Università di Udine con il coinvolgimento delle realtà locali. I risultati ottenuti nella prima fase (2017-2021) e le prospettive future (2022-2025) saranno presentati lunedì 18 luglio, alle 10.30, nell’Auditorium Sgorlon del polo umanistico e della formazione di via Margreth 3. Dalle proposte per la rigenerazione di Borgo Grazzano al protocollo d’intesa per lo sviluppo di Udine come città universitaria; dalle indagini sulla propensione all’espatrio dei laureandi e sui settori imprenditoriali emergenti, al supporto normativo e alle decisioni strategiche degli enti pubblici. Tra i principali risultati, in chiave di sostenibilità, anche l’attivazione di un portale per il riuso delle attrezzature dismesse dall’Ateneo.
I lavori saranno aperti alle 10.30 e chiusi, alle 12.30, dall’intervento del rettore Roberto Pinton. Alle 10.45 il delegato per il progetto Mauro Pascolini presenterà il percorso, gli esiti e le prospettive future di Cantiere Friuli. Sarò proiettato anche un breve video con le “voci” delle Officine, gruppi di lavoro – composti da professori, ricercatori e referenti esterni del territorio – a cui è stato assegnato uno specifico ambito di analisi e di interazione. Attraverso questi gruppi Cantiere Friuli si è proposto al territorio come interlocutore per l’elaborazione di progetti condivisi ed esempio di buone pratiche.
Dalle 11.30, gli interventi del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin; dell’assessoraregionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen; del sindaco di Udine Pietro Fontanini e del presidente regionale dell’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) Ivan Buzzi, sindaco di Pontebba.
Alle 12, spazio a domande e dibattito.
Finanziato dall’Ateneo con 600 mila euro, all’interno del proprio Piano Strategico, Cantiere Friuli rientra tra le iniziative con cui l’Università ha ricordato i 40 anni dalla sua istituzione, sancita dalla legge nazionale sulla ricostruzione delle zone terremotate nel 1976. Attraverso una lettura in chiave restitutiva dello spirito che guidò allora la rinascita, l’Ateneo ha voluto stimolare uno sviluppo sociale e inclusivo, green e sostenibile, economico-produttivo, digitale e tecnologico, indirizzato a una aumentata autonomia di governo (https://cantiere-friuli.uniud.it).
Il progetto, inoltre, ha realizzato una collana editoriale, edita dalla casa editrice universitaria Forum, con 12 titoli che raccolgono i risultati delle singole Officine e che saranno a disposizione dei presenti.
«Cantiere Friuli – sottolinea il rettore Roberto Pinton – è una esperienza unica e originale del nostro Ateneo, che ben rappresenta il ruolo che l’Università deve e può svolgere nel rapporto con il territorio in cui opera. Un esempio concreto, e particolarmente apprezzato anche nella valutazione a livello nazionale, della cosiddetta “terza missione”».
«Operando su diverse tematiche – afferma Mauro Pascolini, delegato del Rettore per il progetto – Cantiere Friuli ha contribuito a delineare possibili percorsi di sviluppo per il territorio regionale, attivando anche partenariati e progettualità con enti Iocali, alcuni ancora in essere. In questi anni è diventato un “marchio di riconoscimento” dell’Ateneo friulano, testimone e garante dell’apertura al territorio dell’Università».
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