Domenica 26 giugno: Giornata dell'Obolo di San Pietro
“La Giornata per la Carità del Papa, che si celebra domenica 26 giugno, è un’occasione per abbracciare popoli e famiglie, poveri e profughi attraverso le mani del Papa: un gesto che realizza la pace, perché sostiene la premura del Santo Padre per le innumerevoli situazioni di indigenza e di ‘scarto’, in spirito di condivisione e solidarietà”.
“La Giornata per la Carità del Papa, che si celebra domenica 26 giugno, è un’occasione per abbracciare popoli e famiglie, poveri e profughi attraverso le mani del Papa: un gesto che realizza la pace, perché sostiene la premura del Santo Padre per le innumerevoli situazioni di indigenza e di ‘scarto’, in spirito di condivisione e solidarietà”.
Nel 2021, le diocesi italiane hanno offerto alla Santa Sede 3.115.270,95 euro; l’importo pervenuto alla Santa Sede a titolo di can. 1271 del Codice di Diritto Canonico è stato di euro 4.020.125,00. Grazie alle donazioni all’Obolo e alle altre raccolte, il Santo Padre può offrire un aiuto alle diocesi povere, istituti religiosi e fedeli in gravi difficoltà. Poveri, bambini, anziani, emarginati, vittime di guerre e disastri naturali, profughi e migranti vengono raggiunti tramite i diversi enti che si occupano della carità del Papa. L’emergenza pandemica ci ha mostrato coem mai prima che “nessuno si salva da solo” e che “è necessario saper vedere le necessità degli altri, perché solo dentro il rispetto e la cura per il prossimo c’è anche il nostro vero bene”, si legge nel Messaggio della Cei per la Giornata di quest’anno, in cui ci troviamo a fare i conti con una guerra “crudele, insensata, blasfema”.
Si chiama Obolo di San Pietro l’aiuto economico che i fedeli offrono al Santo Padre come segno di adesione alla sollecitudine del Successore di Pietro per le molteplici necessità della Chiesa universale e per le opere di carità in favore dei più bisognosi. Il contributo dell’obolo al Papa, per l’esercizio della sua missione universale, si manifesta in due modi: nel finanziare le attività di servizio svolte dalla Curia (formazione del clero, comunicazione, promozione dello sviluppo umano integrale, dell’educazione, della giustizia, etc.) e nel contribuire alle numerose opere di assistenza materiale diretta ai più bisognosi. Il Papa, Pastore di tutta la Chiesa, si preoccupa sia delle necessità di evangelizzazione (spirituali, educative, di giustizia, di comunicazione, di carità politica, di attività diplomatica…) che delle necessità materiali di diocesi povere, istituti religiosi e fedeli in gravi difficoltà (poveri, bambini, anziani, emarginati, vittime di guerre e disastri naturali; aiuti particolari a vescovi o diocesi in necessità, educazione cattolica, aiuto a profughi e migranti, ecc.).
L’Obolo di San Pietro ha ricevuto in totale dai fedeli di tutto il mondo 46,9 milioni di euro, di cui 44,4 dalle donazioni e 2,5 da oneri finanziari e altre attività. È quanto risulta dal bilancio 2021, diffuso oggi. Gli ambiti in cui l’Obolo eroga i fondi riguardano da un lato il servizio svolto dalla Curia Romana, dall’altro le numerose opere caritative che assistono direttamente i più bisognosi. Dei 65,3 milioni di euro spesi nel 2021, 46,9 milioni di euro sono stati finanziati dalle offerte ricevute nel corso dell’anno dai fedeli, mentre i rimanenti 18,4 milioni sono stati finanziati dal patrimonio stesso dell’Obolo. In particolare, 55,5 milioni di euro hanno contribuito alle attività promosse dalla Santa Sede nello svolgimento della missione apostolica del Papa, mentre come detto circa 10 milioni di euro (9,8 milioni per l’esattezza) hanno riguardato progetti di assistenza. La Giornata per la Carità del Papa si celebra quest’anno il 26 giugno. Nel 2021, nel corso dell’analoga Giornata, le diocesi italiane hanno offerto alla Santa Sede 3.115.270,95 euro; l’importo pervenuto alla Santa Sede a titolo di can. 1271 del Codice di Diritto canonico è stato di euro 4.020.125,00.
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