Domenica 17 dicembre: auguri a Papa Francesco "Con il Suo magistero e con i Suoi gesti quotidiani ci invita alla conversione"
Beatissimo Padre, nel giorno del Suo compleanno innalziamo con le nostre comunità il cantico di lode del Magnificat per esprimerLe gratitudine e rivolgerLe un pensiero affettuoso.
“L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva” (Lc 1,46-48).
Beatissimo Padre,
nel giorno del Suo compleanno innalziamo con le nostre comunità il cantico di lode del Magnificat per esprimerLe gratitudine e rivolgerLe un pensiero affettuoso.
Con il Suo magistero e con i Suoi gesti quotidiani ci invita alla conversione, ad abbandonare le certezze acquisite, a tornare ad avere fiducia in Dio e nel prossimo. Per questo, è importante percorrere le strade della preghiera e del servizio. Non c’è contrapposizione, ma armonia. È qui la radice del nostro agire. È il Vangelo della gioia!
In questo momento in cui l’umanità intera soffre il dramma della violenza, ci stringiamo intorno a Lei, invocando il dono della pace. Crediamo che questo possa essere il più bel regalo delle nostre Chiese. Vogliamo essere insieme con Lei artigiani di pace per far fronte alla cultura della guerra, dell’odio, dell’ignoranza, del pregiudizio. È difficile sopportare l’insensatezza dei tanti conflitti che stanno insanguinando intere regioni del pianeta, causando dolore, miseria e povertà. Quante persone sono costrette ad abbandonare le proprie case! In quanti continuano a perdere la vita nel Mediterraneo! Quanti ancora subiscono l’illusione di un futuro migliore e sono invece ridotti in schiavitù!
La denuncia del male diventa oggi più che mai impegno concreto a diventare Chiesa-madre, amorevole e accogliente. Vogliamo donare una carezza di consolazione ai volti segnati dalla sofferenza, a chi vive ai margini, a chi è scartato e non ascoltato. E con Maria vogliamo cantare: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote” (Lc 1, 52-53).
Beatissimo Padre, in questo giorno di festa, Le auguriamo di sentire la riconoscenza delle nostre Chiese. E facendoci portavoce di tutte le comunità ecclesiali che sono in Italia, rispondiamo volentieri al Suo incessante invito a non dimenticarci di pregare per Lei.
Auguri di vero cuore, Santità!
La Presidenza della
Conferenza Episcopale Italiana
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