Taglio del nastro per l’associazione APN

È stata inaugurata APN, una nuova associazione di volontariato con sede in via Gorizia 3 a Pordenone, dedicata ai ragazzi con disabilità fisiche, cognitive e di apprendimento. L’idea è nata nel 2019 a Francesco Tizianel, noto chitarrista pordenonese ma anche organizzatore di eventi musicali, e a sua moglie Jessica Tondini, educatrice, esperta in lingue straniere, che hanno pensato bene di unire le loro competenze professionali ed umane mettendole al servizio dei più giovani. Nel 2020 Jessica ha creato nello studio di via Gorizia “Gomitolo di Parole”, un progetto dedicato a bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni che incontrano difficoltà nell’apprendimento, che hanno bisogno di assistenza nello svolgere i compiti, nell’imparare una lingua o nel recuperare i debiti scolastici, cucendo addosso a ciascuno di loro uno strumento ad hoc che gli consenta di acquisire un corretto metodo di studio. Tecniche psicopedagogiche, ausilio di supporti audio per chi è affetto da dislessia, accoglienza ed ascolto delle necessità di ognuno. Durante la pandemia l’attività di supporto didattico non si è interrotta, anche se i piccoli spazi della sede di via Gorizia non hanno consentito lezioni di gruppo. È allora che Jessica e Francesco hanno pensato di unire le forze per coinvolgere i ragazzi negli eventi musicali organizzati a Pordenone. In questo modo si riescono a fondere esperienze educative con attività formative, ottenendo risultati ancor più positivi nei singoli ragazzi. Inoltre verrà dato ampio spazio alle collaborazioni, come quella con la dott.ssa Elisabetta Lombardi, ricercatrice del CRO, biologa nutrizionista, nonché una dei soci fondatori di APN. Poiché cultura e musica sono uno dei tanti sinonimi di salute, tra le attività dell’associazione si potranno vedere mescolate attività di formazione ed educazione alimentare a concerti con testimonial di chiara fama. Spiega Francesco Tizianel: «È una soddisfazione immensa incontrare una mamma che ti ringrazia per quello che hai fatto per suo figlio, raccontandoti che i suoi occhi hanno ricominciato a brillare dopo essere stato coinvolto in un evento. Abbiamo chiamato questa associazione APN, iniziali di “al posto nostro”, perché vorremmo che tutti coloro che godranno delle attività culturali che organizziamo possano sentirsi esattamente nei nostri panni, condividendo l’impegno e la passione che ci mettiamo! APN inoltre è l’acronimo di ciò che si può fare “A Pordenone”, sottolineando il forte legame che sentiamo con la nostra città. Jessica lo può testimoniare con forza, dal momento che è nata a Chiavari ma ha trovato a Pordenone la casa ideale per portare avanti i suoi sogni». Al taglio del nastro sono stati invitati anche il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore alla cultura e vicesindaco Alberto Parigi, che si sono complimentati con il maestro Francesco e con Jessica per questo bel progetto socio culturale in cui hanno coinvolto un buon numero di collaboratori ed amici, da professionisti nel campo educativo e della ricerca, all’ambito musicale e culturale. Afferma il sindaco Ciriani: «Francesco possiede grandi doti musicali ma soprattutto è una persona estremamente umile, curiosa e sempre in cammino. Questa Amministrazione vuole che Pordenone sia considerata “capitale della cultura” per la bontà e la ricchezza della sua proposta culturale, non tanto per una definizione appioppatale in passato, senza meriti. È anche grazie all’attività di musicista e di promoter di Francesco che soprattutto in questi ultimi anni la nostra città sta crescendo sempre più ed è un onore accogliere la nuova associazione APN, che vuole dedicarsi ai giovani con quello spirito volontaristico a cui tutti siamo chiamati, offrendo il nostro supporto». Già nei prossimi mesi partiranno i primi laboratori educativi, mentre per l’“Estate a Pordenone” Francesco sta organizzando due grandi concerti con importanti nomi della musica italiana, anticipazione di cui non si svela altro. APN si occuperà anche di pubblicare libri e manuali dedicati ai ragazzi. A differenza di altre realtà che sono cadute sotto i colpi del Covid, l’associazione APS è nata proprio da quella pandemia, che ha stimolato l’unione di due mondi lavorativi apparentemente differenti. Un bell’esempio per Pordenone e per la sua gente.