Scelti i finalisti del Premio San Vito Poesia

Domenica 11 dicembre la Giuria Scientifica del prestigioso e ultraquarantenne Premio di Poesia della città di San Vito al Tagliamento si è riunita per scegliere le tre opere che verranno esaminate dalla Giuria Popolare (oltre 80 nomi tra utenti della Biblioteca Civica e rappresentanti delle associazioni locali) per decretare poi il vincitore assoluto.

La giuria, presieduta da prof. Elvio Guagnini e composta da professori di lettere di varie università ed istituti superiori, è giunta a questa rosa finale dopo due round di votazioni sulle quasi settanta opere ricevute in risposta al bando uscito in primavera:

Umberto Piersanti, Campi d’ ostinato amore, La Nave di Teseo, 2020: Una raccolta omogenea, anzi un racconto complesso tra passato e presente, attraversato in modo originale dalla storia, dalla guerra, dalla vita quotidiana, dagli affetti. 

Franca Mancinelli, Tutti gli occhi che ho aperto, Marcos Y Marcos, 2020: la limpidezza e l’essenzialità del dettato sono efficace tramite per una rappresentazione drammatica del mondo (i “vinti”, i migranti sulla rotta balcanica, la burocrazia assassina che li intrappola) che non esclude la meraviglia per i dettagli di bellezza e di tenerezza che la vita nelle sue sfaccettature offre. 

Luigia Sorrentino, Piazzale senza nome, Samuele Editore, 2021: la lingua poetica dell’autrice si confronta lucidamente con ciò che è già accaduto e non può essere modificato, ma la cui ineluttabilità si riverbera sul presente assoluto della trasparenza delle parole, della frammentarietà dei versi, di una sintassi che riesce a guardare fino in fondo all'oscurità 

Nel corso della stessa riunione sono stati anche scelti i vincitori del tradizionale premio in friulano, e del nuovissimo premio per i giovani poeti, definiti dal bando come coloro sotto i 35 anni d’età.

Per la prima categoria il prof. Giacomo Vit, esperto di lingua e poesia friulana, ha assegnato il Premio al libro ANTÎC AL È IL CÛR di Gianni Moroldo, Samuele editore, per aver saputo esprimere, dentro le forme rigide dell’haiku giapponese, le sue profonde riflessioni sul paesaggio, facendo emergere l’antica spiritualità del popolo friulano.

Per quanto riguarda il secondo premio, il prof. Andrea Maggi (Il Collegio di Rai Due, autore di romanzi e saggi, docente di lettere) ha scelto quale vincitrice Imperatrice Bruno, con l’opera Volontà nobili, NullaDie editore, con la seguente motivazione: “’Volontà nobili’ è un’appassionata raccolta di poesie in cui l’amore è sviscerato dai suoi aspetti più sanguigni a quelli più astratti, in quanto stato fisico e spirituale dell’essere”.

La parola ora passa alla Giuria Popolare che dovrà decretare, mediante voto individuale, l’opera vincitrice tra le tre finaliste. La premiazione avverrà come sempre con un evento speciale all’Antico Teatro Sociale Gian Giacomo Arrigoni di San Vito, evento previsto per il marzo del 2023 e al quale tutti gli appassionati di poesia (e non solo) sono invitati a partecipare.