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Pordenonelegge, giovedì 19, "Quelle poche ali..." una tesi diventata libro

Un giovane studioso, Daniel De Roit, ha dedicato la propria tesi di laurea triennale in Storia all’Università di Padova proprio all’aeronautica (De Roit sta per completare la Magistrale, sempre a Padova). Quella tesi diviene ora un libro: "Quelle poche ali. I piloti italiani nelle due guerre mondiali" (Alba Edizioni) e sarà presentato dall’editore Giacinto Bevilacqua a pordenonelegge giovedì 19 settembre (ore 11, Palazzo Montereale Mantica).

Pordenonelegge, giovedì 19, "Quelle poche ali..." una tesi diventata libro

L'Aeronautica Militare Italiana ha festeggiato nel 2023 i 100 della propria costituzione, ma questo non vuol dire che prima di quella data in Italia non esistesse l’aviazione. Esisteva - fra l’altro fu proprio il territorio pordenonese a veder nascere in Comina una delle prime scuole di volo in Italia e poi ad Aviano quel Campo che ancor oggi è una delle Basi più importanti a livello internazionale - sin dalle origini del sogno umano di poter volare e a livello militare era inquadrata all’interno del Regio Esercito. Il suo impiego nella Grande Guerra fu fondamentale per capire l’importanza del mezzo aereo.
Un giovane studioso, Daniel De Roit, ha dedicato la propria tesi di laurea triennale in Storia all’Università di Padova proprio all’aeronautica (De Roit sta per completare la Magistrale, sempre a Padova).
Quella tesi diviene ora un libro: "Quelle poche ali. I piloti italiani nelle due guerre mondiali" (Alba Edizioni) e sarà presentato dall’editore Giacinto Bevilacqua a pordenonelegge giovedì 19 settembre (ore 11, Palazzo Montereale Mantica).

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"Tutto nasce - spiega l’autore - dalla mia passione per gli aerei e anche i miei studi alle superiori hanno riguardato quel tema. Per la tesi ho potuto utilizzare solo una bibliografia secondaria non avendo potuto fare ricerche dirette essendo biblioteche e archivi chiusi a causa del Covid. Ora ho trasformato quella tesi in un volume per il quale ho trovato anche altro materiale, ho fatto degli approfondimenti e ho aggiunto anche un capitolo dedicato alla storia della Comina e di Aviano".
De Roit chiarisce che la sua non è tanto una storia dell’aeronautica italiana, quanto una storia che mette a fuoco alcuni momenti dal punto di vista dei piloti, di coloro, cioè, che sono stati i protagonisti delle vicende narrate.
La ricerca, infatti, riguarda l’analisi delle esperienze, delle sensazioni, dei pensieri e delle riflessioni di quei piloti italiani che furono partecipi e protagonisti di azioni belliche soprattutto durante il secondo conflitto mondiale.
Lo scopo è comprendere quali furono le motivazioni che determinarono le decisioni di questi uomini: dalla scelta di arruolarsi nella Regia Aeronautica, fino a cosa fare dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943: smettere di volare e di combattere; rimanere fedeli al re ed entrare nell’Aeronautica Cobelligerante Italiana nel sud Italia; oppure rimanere fedeli a Mussolini e ai tedeschi e diventare membri dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana nell’Italia del nord?
N.Na

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