Pordenonelegge 2024: il programma completo da oggi online
Sul sito Pordenonelegge.it è consultabile il programma dettagliato delle cinque giornate con i 340 incontri e oltre 600 ospiti tra relatori e protagonisti, tra cui l'inaugurazione con il cardinale Ravasi, la conversazione tra il cardinale Bagnasco e don De Zan, l'incontro con padre Spadaro
Un grande concerto dell’Orchestra del Friuli Venezia Giulia per chiudere la 25^ edizione di Pordenonelegge, "chiudiamo con un concerto e non con un libro, in nome di tutti i libri che non sono stati scritti, degli autori che sono dovuti espatriare e dei libri che non sono stati potuti leggere da un popolo. È in memoria di quanto non è potuto essere scritto né ascoltato che chiuderemo questa edizione di Pordenonelegge, festival che dall’anno scorso porta il sottotitolo di festa del libro e della libertà, proprio a sottolineare la vicinanza agli autori che nel proprio Paese vivono la tragedia del nostro tempo, di una ’guerra mondiale a pezzi’ come dice Papa Francesco. È questo il nostro modo di stare sull’uscio della storia" ha annunciato Michelangelo Agrusti, presidente della Fondazione Pordenonelegge durante la conferenza stampa di annuncio dell’edizione che festeggia il quarto di secolo. Una presentazione avvenuta a Roma nella sede di rappresentanza della Regione Fvg, assieme al direttore artistico Gian Mario Villalta (in rappresentanza dei curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet e della direttrice Michela Zin) e all’assessore regionale alla Cultura Mario Anzil (in sala anche l’assessora all’Istruzione Alessia Rosalen). "In una regione così policentrica
dove convivono quattro lingue, espressione di una cultura polifonica, pluralista, la cultura si dimostra essere non un insieme di conoscenze asettiche bensì la rielaborazione di esperienze. Pordenonelegge rappresenta questo ed esprime la cultura di frontiera della nostra regione di confine, la cultura in cui ciascuno è libero di rappresentare il proprio pensiero" ha rimarcato Mario Anzil. Pordenone è una città-festival "ed unica in questo, per cinque giornate si sospende il tempo ordinario della vita, per soffermarsi, incontrarsi, incuriosirsi, coinvolgendo persone di diverse estrazioni e interessi. La partecipazione trasforma il festival in una grande festa, un momento di coesione, insieme, nell’etimo proprio di confine in quanto ’cum finis’" ha spiegato il direttore artistico Gian Mario Villalta prima di svelare il programma di eventi dal 18 al 22 settembre.
La sfoglia
Con i suoi 600 autori e più di 300 eventi in cinque giornate e 50 libri presentati in anteprima, in 43 luoghi (di cui 13 diffusi nei comuni della provincia e dell’intera regione in cui sarà diffuso il festival, ossia Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento, Brugnera, Spilimbergo, Prata di Pordenone e San Quirino oltre a Udine, Lignano Sabbiadoro e Trieste) Pordenonelegge sarà l’occasione per "sfogliare" il nostro tempo. Perciò l’immagine scelta per questa edizione è una torta a sfoglia, metafora dello sfoglio e torta di compleanno.
Inaugurazione con Ravasi, la conversazione tra Bagnasco e De Zan, l'incontro con padre Spadaro
L’inaugurazione in questo venticinquesimo anniversario, immerso in un’epoca così difficile, sarà una conversazione dal titolo "In principio": creazione ed ecologia con il cardinale Gianfranco Ravasi (mercoledì 18 alle 18.30 al Teatro Verdi) "sarà dedicata al delicato rapporto tra creazione ed ecologia perché se non si pone al centro del discorso ecologico il tema della creazione, in quanto generazione e rigenerazione, la questione rimane vuota di senso". A partecipare saranno anche padre Antonio Spadaro (domenica 22 settembre alle 15 nell'Auditorium del Vendramini con "Il coraggio della tenerezza") ma anche il cardinale Angelo Bagnasco che sarà intervistato da don Renato De Zan venerdì 21 settembre alle 21 nel Capitol in una conversazione dal titolo "Pastori dentro. Chiesa, società e persona". Mentre con Massimo Franco si analizzeranno i misteri dell’Archivio Vaticano svelati dal prefetto che lo guida da un quarto di secolo.
Programma
Elevatissimo il numero di anteprime, così come degli autori stranieri: dall’autrice iraniana Azar Nafisi che riceverà il premio Crédit Agricole "La storia in un romanzo", all’ucraina Oksana Zabu ko, e ancora per la prima volta a Pordenonelegge il filosofo
francese Bernard-Henri Lévy che in anteprima presenterà il nuovo saggio su Israele; ma anche Michel Onfray. Straordinaria la presenza dello statunitense Richard Ford, in anteprima con l’ultimo atto della saga di Frank Bascombe, e i grandi autori spagnoli Fernando Aramburu, Alicia Giménez-Bartlett e Angeles Caso, e l’israeliano Eshkol Nevo. E tantissimi altri autori internazionali: la giapponese Hiroko Oyamada, la canadese Deborah Willis, la nigeriana Abi Daré, i britannici Gareth Rubin e Gillian McAllister, l’indiana Janice Pariat, la colombiana Piedad Bonnett, il francese Laurent Binet. Spazio sarà dato alla storia con intellettuali e letterati, come Antonia Arslan, o Geert Mak che ripercorrerà gli eventi che hanno segnato la vita degli europei, dall’introduzione
dell’euro alla Brexit, fino ai grandi flussi migratori, in un’ampia panoramica che va dalla Norvegia alle coste di Lampedusa. Presenti a Pordenone quasi tutti i grandi nomi della narrativa italiana (tra cui Donatella Di Pietrantonio fresca del Premio Strega, ma anche gli autori finalisti al Campiello), nonché un atteso sequel in anteprima assoluta del libro cult Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi. Grande rilievo, appuntamento fisso a Pordenonelegge, è il festival dentro al festival dedicato
alla poesia. Ma anche i tantissimi eventi dedicati ai ragazzi e ai giovani, nonché alla letteratura per l’infanzia. Protagonisti amati dal pubblico sono i cronisti e giornalisti che raccontano l’attualità italiana e internazionale, da Corrado Augias, a Marzio Breda
da Giorgio Zanchini a Mario Calabresi e Aldo Cazzullo. Al festival saranno presenti con il loro libro anche alcuni uomini della politica e delle istituzioni, anzitutto il governatore veneto Luca Zaia, ma anche Carlo Cottarelli, Enrico Letta. Mentre Enrico Giovannini spiegherà che i ministri tecnici non esistono ed Edmondo Bruti Liberati parlerà del ruolo di un pubblico ministero. Economia, attualità, spettacolo, arte contemporanea, l’ambiente, sono i grandi macro filoni oltre alla letteratura, alla storia e all’attualità. Ma anche lo sport con la partecipazione dell’ex ct Arrigo Sacchi e del nuotatore Manuel Bortuzzo. Tra le novità, non solo il videomapping sui palazzi storici della città (con immagini multimediali che trasformeranno le facciate nelle biblioteche più belle del mondo) e lo spostamento degli spazi delle dirette Rai da piazza della Motta (vista l’inaccessibilità della piazza) a piazza XX Settembre al posto della tensostruttura dell’editoria locale. Questi saranno trasferiti a Palazzo Montereale Mantica dove cureranno anche dei piccoli eventi. Per celebrare il centenario della nascita della radio in Italia e il 25° compleanno della trasmissione Fahrenheit, Susanna Tartaro scrive una sorprendente lettera d’amore alla radio. Tra le curiosità, per festeggiare i 15 anni dall’apertura della scuola di scrittura coordinata da Alberto Garlini, è stata preparata una raccolta di 15 racconti. Il programma completo è online da oggi lunedì 22 luglio. Quest’anno torna anche il programma cartaceo.
IL CARTELLONE FUORICITTÀ 2024.
Saranno 43 le sedi di incontro della 25^ edizione di pordenonelegge, e torna il cartellone “Fuoricittà”: per la prima volta il festival arriva a Udine con un grande appuntamento in programma martedì 17 settembre, alle 18.00 nella sede di Fondazione Friuli, una vera e propria preview che vedrà protagonista la nota scrittrice Antonia Arslan, presentata dal direttore artistico Gian Mario Villalta. A 20 anni dall’uscita de La masseria delle allodole (Rizzoli), che ci ha dolorosamente riportato al maggio 1915 e all’eccidio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, si rinnova l’impegno dell’autrice perché questa tragedia non venga dimenticata. Fuoricittà tornerà anche a Lignano Sabbiadoro e a Trieste: aspettando pordenonelegge 2024 e l’edizione delle sue “nozze d’argento” ecco in arrivo, sabato 31 agosto alle 21 al Kursaal di Lignano Sabbiadoro, l’autrice caso letterario de La portalettere, Francesca Giannone, che firma Domani, domani (Nord), un nuovo romanzo ambientato nel Salento dagli anni Sessanta, storia di una passione che prima unisce e poi divide un fratello e una sorella. A Trieste, giovedì 19 settembre, si preannuncia imperdibile la tappa del festival al Politeama Rossetti (Sala Bartoli), dalle 21, protagonista lo scrittore e medievalista Emanuele Arioli, formatosi alla Normale e alla Sorbona: la sua lettura scenica “Il cavaliere sconosciuto della Tavola Rotonda: il Cavaliere del Drago” si basa su una straordinaria scoperta, quella del romanzo perduto della Tavola Rotonda, Seguráno o il Cavaliere del Dragon (XIII secolo), che ha portato a ritrovare un Cavaliere della Tavola Rotonda, Segurán, affiorato da antichi manoscritti e fonti d’archivio che Arioli ha studiato e incrociato.
Nella provincia di Pordenone i comuni di Brugnera e San Quirino si aggiungono ai centri Fuocittà delle precedenti edizioni: Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Prata di Pordenone.
Il cartellone Fuoricittà 2024 accoglierà grandi protagonisti: sabato 21 settembre alle 18 a Spilimbergo, in Piazza Garibaldi, lo scrittore Franco Faggiani racconta Basta un filo di vento (Fazi), il nuovo romanzo che si dipana sulle colline tra il Po e l’Appennino e lascia fluire la carezza della vita, come un filo di vento. A Maniago giovedì 19 settembre, alle 21 in Piazza Italia sarà la linguista Vera Gheno a presentare Immaginare futuri con le parole (Einaudi) e a spiegarci la necessità di lasciare la lingua libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società e degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Domenica 22 settembre, alle 18 a San Vito al Tagliamento il giornalista e saggista Antonio Caprarica converserà del Regno Unito sfogliando il suo La fine dell’Inghilterra (Sperling&Kupfer) e riportandoci idealmente a Londra, quella stella che brillava più che mai nell’immaginario collettivo, e che ora sembra mandare la sua fievole luce da tempi lontani. Domenica 22 settembre, alle 21 al Teatro Pileo di Prata di Pordenone, Gianrico Carofiglio racconta L’orizzonte della notte (Einaudi), l’ultima tappa delle avventure di Guido Guerrieri in un romanzo poderoso e commovente. Venerdì 20 settembre alle 18 al centro Documentazione e Catalogazione dei Magredi S. Quirino riflettori su un autore amatissimo dai lettori italiani, Enrico Galiano che presenta in anteprima L’incredibile avventura di un super-errore (Salani), il nuovo romanzo che unisce piccoli e grandi, per riflettere su come gli errori possano diventare strumenti di crescita fondamentali. Sabato 21 settembre alle 21 al Teatro Mascherini di Azzano Decimo i riflettori si spostano sulla recentissima vincitrice del Premio Strega 2024, Donatella Di Pietrantonio, autrice di L’età fragile (Einaudi), un romanzo che affronta la fragilità talvolta drammatica del rapporto fra genitori e figli, evocando un episodio tragico della cronaca nera nazionale. Venerdì 20 settembre alle 21 al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia sarà la scrittrice e editor Chiara Valerio a presentare il nuovo romanzo Chi dice e chi tace (Sellerio), finalista Premio Strega, storia nera di personaggi e insieme indagine su una provincia insolita, ritratto di donne in costante mutazione dove tutto si muove, tutto si trasforma, tutto può sempre cambiare. Sabato 21 settembre, alle 21 nell’Auditorium Aldo Moro di Cordenons arrivano Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone, due autori accomunati da trame gialle e soprattutto dall’essere coppia anche nella vita: Serena Martini e Corinna Stelea, sono le protagoniste de La regina dei sentieri (Sellerio), sintesi del punto di vista maschile e di quello femminile della coppia Malvaldi-Bruzzone che firma questo noir tradizionale, ambientato nel mondo vitivinicolo toscano. Sabato 21 settembre alle 18 al Canevon di Villa Varda a Brugnera, il testimone passerà allo scrittore veronese Matteo Bussola, autore de La neve in fondo al mare (Einaudi), dove un padre e un figlio si trovano nella stanza di un reparto di neuropsichiatria infantile, e dove altre madri e altri padri condividono la stessa ferita, l’intollerabile sensazione di non essere più all’altezza del proprio compito: perché ogni essere umano è un mistero, anche quando siamo noi ad averlo generato. Infine, domenica 22 settembre, alle 18 a Villa Brandolini D'Adda di Vistorta di Sacile, protagonista sarà il filosofo e divulgatore Telmo Pievani, in arrivo con una novità, La grande biblioteca del possibile (Raffaello Cortina), un libro che ci schiude il “morfospazio”, ipotesi ragionata su tutti gli animali e tutte le piante possibili, in termini evolutivi, rispetto alle possibilità di configurazione offerte dal pianeta. Perché il reale è solo un piccolo sottoinsieme del possibile.
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