Pordenone. il 9 in Biblioteca inaugurazione mostra Crivellari
Sono le Trasmutazioni di Amos Crivellari ad andare in mostra in Biblioteca Civica di Pordenone da giovedì 9 maggio ore 18 nella sala delle Esposzioni
Giovedì 9 maggio 2019 alle ore 18 nella Sala esposizioni della Biblioteca civica di Pordenone, piazza XX settembre, inaugurazione della mostra "Trasmutazioni” fotografie di Amos Crivellari, presentazione a cura di Paolo Venti.
La fotografia nasce con l’intento di fissare quello che si vede. Fissare nel senso di immortalare l’istante, congelare lo scorrere delle cose. Non serve dilungarsi sull’importanza che questa invenzione straordinaria ha avuto nella vita quotidiana e nella storia dell’arte, ma serve riflettere su un aspetto particolare, bizzarro della cosa. Fissare l’immagine, bloccare il tempo al punto che la velocità dell’otturatore non lasci trapelare nulla del divenire.
Amos Crivellari da sempre percorre una strada diversa, interessandosi in particolare al divenire delle cose, consapevole che il nostro esserci sta nel mutamento e non nella individuazione. Ne nascono una serie di immagini coloratissime in cui visi, persone, luci spennellano la lastra, la pellicola, lasciando strisciate di sé, segni morbidi di un andare in cui a fatica si riconoscono i profili. Eppure in queste figure in movimento noi sentiamo la presenza di una persona, il suo esserci più forte che in un ritratto nitido. Nel gesto, nella curva di un movimento, a guardare certe immagini di Amos, troviamo quasi la nostra impronta digitale, inconfondibile. Nelle strisciate che a volte non lasciano riconoscere se non tratti minimi del volto, ecco che siamo noi, nel nostro fare, divenire, vivere. Sugli sfondi uniformi, scuri, i soggetti raccontano storie vibranti, a volte spigolose a volte dolcissime. E il colore, infine, il colore che da un lato si presenta carico, perfino sovraccarico, dall’altro assume una serie di sfumature che smaterializzano il contesto, lo trasportano in una distanza di tempo e di spazio che sa di astrattismo. Il reale si dissolve, il mondo è altro, come visto attraverso nuove frequenze luminose. Quasi potessimo accedere tramite l’obiettivo ad altre dimensioni del nostro esserci, quasi potessimo scoprire di noi l’essenza vera.
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