Pordenone: museo di scienze naturali in modalità accessibile cognitiva
Sono otto i pannelli allestiti al museo Silvia Zenari che traducono in un linguaggio diretto, immediato e visuale i contenuti scientifici delle collezioni esposte
Tra il 2022 e il 2023 la dott.ssa Daniela Battisti, insegnante di sostegno alle scuole primarie con un master in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) ha realizzato a titolo volontario un progetto per favorire l’accessibilità cognitiva presso il museo di Storia Naturale di Pordenone.
Quando si parla di accessibilità nei musei, si pensa esclusivamente alle barriere architettoniche che ne impediscono l’accesso fisico. Perché invece non si considerano anche le barriere che impediscono la comprensione di ciò che stiamo ammirando? Attraverso questo progetto sono stati effettuati degli interventi mirati sull’accessibilità cognitiva, sfruttando alcuni strumenti della Comunicazione Aumentativa Alternativa, al fine di abbattere le barriere culturali e ottenere una maggiore partecipazione attiva dei visitatori.
In concreto? È stata selezionata la Galleria dei Mammiferi, al secondo piano del museo di Storia Naturale, poiché è una delle sale preferite dai bambini, stimolante e piena di curiosità. È una sala con spazi funzionali in cui ogni piccolo utente si può muovere agevolmente tra gli animali, privi di vetri di protezione. Qui si possono osservare da vicino orsi, cervi, mufloni, cinghiali e daini. Le informazioni che si trovavano riportate accanto a ogni animale non erano comprensibili per i bambini perché troppo complesse e poco accattivanti. Il testo era denso di informazioni e i caratteri usati erano molto piccoli e in bianco e nero. Insomma, le targhette esplicative risultavano inefficaci e le persone con Bisogni Comunicativi Complessi potevano soltanto osservare gli animali, senza trarre informazioni sulle loro caratteristiche.
Perciò in questa sala sono state posizionate 8 tabelle in formato A4, una accanto ad ogni mammifero, che riportano dei semplici simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (simili a moderni “geroglifici”) in grado di riassumere le informazioni su dove e come quell’animale vive, sulle sue abitudini alimentari, sulle caratteristiche del suo aspetto fisico, su come esso si difende e si riproduce. Con queste semplici info si crea un percorso inclusivo immediato accessibile a tutti, a chi presenta disabilità o parla lingue straniere, ad anziani e bambini che ancora non sanno leggere. Anche il famoso Mammut lanoso posto al piano terra ha il suo pannello CAA.
Spiega l’assessore alla cultura Alberto Parigi: «Con questo bellissimo progetto vogliamo fornire a tutti i visitatori del museo di Storia Naturale gli strumenti necessari per rendere la visita inclusiva e accattivante, in grado di abbattere le barriere culturali che impediscono la comprensione. Questa è un’iniziativa propedeutica al piano di riqualificazione del Museo che stiamo realizzando proprio grazie ai Fondi del PNRR che abbiamo intercettato».
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