Pordenone: inflazione in salita

 Lunedì 28 agosto si è riunita, per la terza seduta del 2023, la Commissione dei prezzi al consumo del Comune di Pordenone, presieduta dall’assessore Walter De Bortoli.

Obiettivo primario della Commissione, istituita in tutti i capoluoghi di provincia, è la verifica della corretta rilevazione dei prezzi in negozi, pubblici esercizi, studi medici e professionali, includendo affitti e spese condominiali. La finalità è il calcolo dell’inflazione a livello locale e nazionale.

La Commissione ha inoltre lo scopo di proporre all’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) le modifiche da apportare al paniere dei beni da rilevare anno per anno, per renderlo coerente con i consumi effettivi di una tipica famiglia italiana. I comportamenti di spesa sono infatti in costante trasformazione, basti pensare a nuovi stili di vita, all’evoluzione normativa, all’utilizzo di nuove tecnologie.

I dati rilevati nel comune di Pordenone confermano la crescita dei prezzi riscontrata ovunque. Sebbene il ritmo di crescita dell’inflazione si sia ridotto, il dato resta comunque in aumento. L’indice dei prezzi calcolato per l’intera collettività nel mese di luglio registra un +5,5% rispetto allo stesso mese del 2022, anno che a sua volta aveva registrato un +8,2% rispetto allo stesso mese del 2021.

Questo vuol dire che, a parità di salario, il potere di acquisto delle famiglie continua ad erodersi.

Oltre a ciò, siamo di fronte a una progressiva diffusione dell’inflazione che, se nella prima fase interessava i beni, ora riguarda anche i servizi. Questo fenomeno ha avuto come effetto collaterale la riduzione del differenziale inflazionistico tra il 20% delle famiglie con minori capacità di spesa (più orientate all'acquisto di beni) e il 20% delle famiglie con maggiori capacità di spesa (più orientato all’acquisto di servizi).

Nessuno è escluso, quindi. L’inflazione pesa sul bilancio di tutti: espone le fasce più deboli al rischio di povertà e costringe anche le famiglie con un reddito maggiore a dover tagliare le spese superflue. Nel periodo estivo le decisioni possono riguardare la possibilità o meno di concedersi una vacanza e, in caso positivo, valutare il numero di giorni e il costo del viaggio.

Sono praticamente tutte in crescita le 12 divisioni di spesa in cui è articolato l’indice generale. Per esempio, i “servizi ricettivi e di ristorazione” aumentano a luglio del +6,1%, i “prodotti alimentari e bevande analcoliche” del +11,5% (dati locali).

Il Comune di Pordenone è impegnato in prima linea nella misurazione dell’inflazione, con l’invio sul campo di rilevatori che monitorano mese per mese oltre 5.000 prezzi.

Il presidente di commissione Walter De Bortoli, oltre a ringraziare tutti i negozianti per la collaborazione, esprime preoccupazione: «Il potere di acquisto delle famiglie diminuisce ancora, dopo la forte erosione già subita nel 2022, e l’inflazione colpisce tutti indiscriminatamente. La nostra attenzione, come amministratori locali, è rivolta in primo luogo alle fasce più esposte. Nella nostra comunità l’impegno di tantissimi soggetti a sostegno di più deboli è solido e tangibile, e dobbiamo essere grati a chi si adopera quotidianamente in questo senso. Come ente, ci impegniamo anche affinché il paniere ISTAT sia sempre coerente con i consumi delle famiglie, e sosteniamo molti servizi famiglie. Ma naturalmente siamo di fronte a un problema globale estremamente complesso. Auspichiamo, a livello nazionale, misure di contrasto a potenziali comportamenti speculativi e di sostegno alle famiglie e alle imprese in difficoltà.»