Pordenone il 29 e 30 ottobre ospita la tappa finale del progetto europeo "LEI"

La progettazione europea permette spesso di realizzare esperienze proficue e lungimiranti che creano reti di relazioni atte a far crescere ciascun partecipante. Protagonista del progetto LEI (Langues Européennes d' Intégration) è stato il centro di formazione pordenonese Arsap, che si occupa principalmente di integrazione sociale, ed in parte anche linguistica e culturale: insieme alla Maison des Femmes (Comune di Schaerbeek, Belgio), all’associazione Euro-Idea di Bruxelles, all’ente di formazione Ecrimed’ di Rennes per la Francia ed infine l’associazione KlyoLab di Torino, l’ARSAP di Pordenoneha saputo cogliere l’opportunità inserita nel programma Erasmus+ per la formazione degli adulti; obiettivo comune è stato l’avvio di progetti per favorire l’inclusione e l’integrazione sociale tramite percorsi di aggregazione informali: laboratori artistici e culinari, corsi di ginnastica, escursioni turistiche, eventi culturali, diventati occasioni preziose di scambio interculturale e arricchimento reciproco tra i partecipanti.

Il progetto « Lingue  Europee per l’Integrazione » considera l’apprendimento della lingua del paese ospitante come uno principale strumento d’integrazione nei rispettivi Paesi di accoglienza dei migranti, ponendosi in questo con una prospettiva di cittadinanza attiva. Non si tratta infatti solo di insegnare alle persone straniere a comunicare in una nuova lingua ma anche di permettere loro di accedere a una cultura, ai suoi diritti ed ai suoi costumi.

Il progetto europeo ha avuto più livelli di azione: dal locale, sopra citato, al nazionale ed europeo, con la condivisione online dei percorsi formativi e dei materiali didattici in una piattaforma comune dal libero accesso. Obiettivo principale del progetto è duplice: facilitare per i migranti l’apprendimento della lingua del Paese ospitante, strada imprescindibile per la formazione di nuovi cittadini consapevoli, liberi e responsabili e migliorare e diffondere la conoscenza delle problematiche legate ai migranti.

Perché l’integrazione, a detta del direttore di Arsap Stefano Bertolo, “è anche una questione di sicurezza e va gestita con un motto comune: <<Prima l’italiano!>>, nella condivisione dunque di linguaggi ed esperienze positive”.

Il 29 e 30 ottobre Arsap Pordenone ospiterà la due giorni conclusiva del progetto, insieme ai partner: sarà questa l’occasione per tirare le somme e analizzare i risultati del percorso fatto, capirne le criticità per poterle migliorare in futuro, valorizzare quanto di buono è emerso per farne tesoro. Il valore condiviso che ciascun partner abbraccia convintamente è che l’integrazione linguistica, la conoscenza della lingua del Paese ospitante è senz’altro un fattore strategico di inserimento e vanno ricercate modalità integrative rispetto ai corsi di lingua tradizionali. La Maison des Femmes, realtà belga innovativa da questo punto di vista, è un modello da imitare ed esportare anche in altri territori: organizza corsi di vario genere (cucina, cucito, ginnastica, teatro, musica…) gratuiti per le donne del luogo, che trovano qui occasione di incontro e crescita personale e nelle relazioni. La fase finale del progetto, a conclusione di due anni di lavoro, avrà una parte seminariale tra i cinque partner martedì 29 ottobre, mentre il giorno successivo, mercoledì 30, dopo la presentazione pubblica dei risultati del progetto presso la Casa dello Studente di Pordenone (a partire dalle ore 18), ci sarà l’evento finale con un concerto del gruppo “CantoSconfinato” di Pordenone, esempio concreto in cui, anche attraverso la musica, momenti di integrazione informali possono essere delle ottime occasioni per praticare la lingua del Paese ospitante, in questo caso la lingua è, appunto, l’italiano, così che la pratica della lingua italiana possa a sua volta favorire il processo di integrazione. Il concerto si svolgerà all’Auditorium Concordia ed è consigliata la prenotazione contattando Arsap Pordenone allo 0434 524449, www.arsap.it.