Pordenone: 25 nostri giovani volontari alle mense di Roma
Un gruppo di 25 ragazzi provenienti da diverse parrocchie di Pordenone centro ha prestato servizio in due mense Caritas di Roma: la prima nei pressi del litorale di Ostia e la seconda in centro a Roma.
Un gruppo di 25 ragazzi provenienti da diverse parrocchie di Pordenone centro ha prestato servizio in due mense Caritas di Roma: la prima nei pressi del litorale di Ostia e la seconda in centro a Roma. Abbiamo incontrato uomini e donne che mettono ogni giorno amore e spirito di sacrificio in quello che fanno senza pretendere niente in cambio, dimostrando di essere grati per quello che hanno ricevuto dalla vita e mettendosi a disposizione del prossimo. Ascoltando le storie di chi ha dovuto rivolgersi a questa realtà per chiedere aiuto, abbiamo potuto conoscere esperienze di vita molto diverse tra loro, come a esempio racconti di dipendenze da sostanze stupefacenti, prostituzione, furti e dipendenza da gioco d’azzardo. Questi trascorsi hanno portato queste persone a essere troppo spesso etichettate e definite come "invisibili", proprio perché ci dimentichiamo di quanto le loro storie meritino attenzione, comprensione e sostegno. Durante questo viaggio abbiamo avuto modo di conoscere la comunità di Sant’Egidio, una realtà volta a supportare le famiglie in difficoltà e promuovere la loro integrazione nella nostra società, portandoci a riflettere su come il percorso di inclusione per queste persone sia reso ancora più difficoltoso dal nostro comportamento. Spesso infatti preferiamo non vedere piuttosto che metterci in discussione per rendere la nostra quotidianità più aperta al "diverso". Non dobbiamo dimenticare che i grandi passi avanti compiuti nella storia sono avvenuti grazie all’integrazione e alla collaborazione di persone molto diverse tra loro che, insieme, sono riuscite a raggiungere grandi successi grazie alla condivisione delle loro conoscenze. Molte volte ci dimentichiamo di questo mondo perché lo consideriamo lontano da noi, scegliendo di non partecipare al percorso di integrazione all’interno della nostra comunità che, per quanto sia difficile da apprendere, offre la possibilità di aprire le porte della nostra società a persone pronte a mettere a disposizione le loro competenze per ampliare le nostre e migliorarle. In conclusione questo viaggio ci ha permesso di imparare cosa significhi aiutare gli altri mettendo a disposizione il nostro tempo e le nostre conoscenze per aiutare chi nella propria vita ha incontrato delle difficoltà e ha bisogno di aiuto per superarle. Inoltre abbiamo imparato che a volte basta una parola o un semplice gesto per regalare un sorriso capace di superare il muro dell’indifferenza che troppe volte ci impedisce di aiutare chi ha bisogno del nostro aiuto.
Paolo Fum
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