Domenica 30 ottobre: Giornata de "Il Popolo" nelle parrocchie
Arriva nelle case e nelle parrocchie da oltre cent’anni questo nostro amato “Il Popolo”, ogni settimana da un secolo porta nelle famiglie il racconto di quanto è accaduto, l’annuncio di quello che sarà. Domenica 30 ottobre è la sua Giornata: continuiamo a sostenerlo per non interrompere questa cronaca lunga un secolo
Arriva nelle case e nelle parrocchie da oltre cent’anni questo nostro amato “Il Popolo”, ogni settimana da un secolo porta nelle famiglie il racconto di quanto è accaduto, l’annuncio di quello che sarà.
L’aveva voluta Pio XI questa giornata speciale: nel settimanale del 14 maggio 1933 se ne dà notizia, stabilendo che si sarebbe tenuta domenica 28 maggio e da lì in poi sempre l’ultima domenica del mese mariano. Il pontefice intendeva “provocare fervido appoggio di opere e contributi (…) sicché ne venga al giornale cattolico con la desiderata forza di consensi un grande vigore di vita e di benefico apostolato”. Sono passati ottantanove anni e l’auspicio non può dirsi tramontato, consistendo sostanzialmente in maggiori risorse e maggiore diffusione. Con la sottolineatura, non banale ma fondativa, che per un settimanale diocesano la diffusione va di pari passo con l’annuncio: non a caso viene anche denominato “la parrocchia di carta”.
La Giornata, pur spostata nel calendario rispetto ad allora, è rimasta presente nel tempo. Ma quest’anno ha un significato ancora più robusto. Ogni anno, infatti, si traduce nell’occasione di un bilancio di quanto fatto come di uno sguardo verso quello che verrà; nel 2022 tutto assume il peso dello straordinario, per il fatto che è questo l’anno del centenario de “Il Popolo”.
Guardando e sognando all’indietro è commovente pensare a un secolo di postini che, dalla bici di ieri all’auto di oggi, hanno suonato il campanello per consegnare nelle mani di voi abbonati l’atteso giornale. Non meno che di un secolo di sacerdoti, o loro collaboratori e sacrestani, che all’arrivo dei pacchi convenuti, hanno esposto in chiesa il settimanale diocesano, pronto per le messe dei sabati e delle domeniche. E quante mani lo hanno poi aperto e sfogliato e quanti occhi lo hanno letto: il nuovo asilo, il vangelo della festa, il campanile restaurato, il progetto della nuova strada, il parroco che cambia, lo spettacolo in anteprima, il nuovo sindaco, l’ultimo libro, la prossima mostra. Di mano in mano, il testimone è ora giunto a noi – noi redazione e voi famiglie di abbonati assieme – e il compito che ci aspetta è lo stesso: trasmetterlo a chi verrà, perché la sua voce di racconto di questo territorio non venga meno.
Non è cosa da poco: guardando avanti ci sono le sfide di un mondo che corre veloce ma anche di un mondo che propone fardelli pesanti, a volte solo inattesi altre del tutto sgraditi, come sono la guerra in atto in Ucraina, una pandemia che non se va ancora del tutto, una corsa impazzita dei prezzi e dell’energia che sta obbligando tutti – giornale compreso - a muoversi con sempre maggior cautela.
Ci è di conforto, in queste difficoltà, il passato anche tragico e pur coraggioso che “Il Popolo” ha superato, insegnandoci che nella tempesta ci si fa più forti stringendosi l’un l’altro. E a questo va il nostro invito.
Da parte nostra non verremo meno al medesimo impegno di informare i lettori de “Il Popolo” – ora via carta e via web – di quanto accade dalle montagne al mare che costituiscono la ricchezza della nostra diocesi. In più, colpiti come tutti dall’aumento dei costi, abbiamo deciso di non alzare il prezzo né della singola copia, né dell’abbonamento. Niente di quanto acquistiamo ha ancora il prezzo del 2016: “Il Popolo” sì.
Restiamo insieme. Ci aspettano grandi eventi: il 2023 vedrà completarsi il cammino sinodale che da lungo tempo impegna anche le nostre comunità. Nei prossimi mesi ci sarà pure da onorare come merita questo centenario. Vogliamo e desideriamo farlo per lasciare un segno a chi verrà; per dire simbolicamente grazie ai tanti che, come una lunga staffetta, edizione dopo edizione, abbonamento dopo abbonamento ci hanno permesso di arrivare fino ad oggi.
Per questo siamo qui a ricordarvi la Giornata del settimanale: sostenetelo abbonandovi come avete già fatto o come ancora non avete provato a fare. Passeremo insieme un 2023 ricco di notizie ed eventi.
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