Gelsi e sangue di Massimiliano Santarossa, l'Ottocento nella pianura padana
Questa sera alle 21 al Convento di San Francesco, lo scrittore pordenonese presenta il suo ultimo romanzo, racconto di un'epopea famigliare, edito da Biblioteca edll'immagine
Venerdì 16 settembre ore 21 presso il Convento di San Francesco presentazione di un secondo volume edito da Biblioteca dell’Immagine. Dopo "Balcania" di Toni Capuozzo presentato giovedì 15 settembre è la volta di "Gelsi e sangue - l’Ottocento, qui da noi" di Massimiliano Santarossa, autore ed editore. Il terzo volume, che sarà presentato sabato 17 ore 15, è "Storia del Friuli e dei Friulani", autore Walter Tomada.
Ringraziamo Santarossa e Paola Tantulli per la collaborazione nell’inviarci le copertine e le schede dei tre libri presentati a Pordenonelegge, soprattutto di "Gelsi e sangue" in prima uscita.
Due volumi hanno per oggetto la storia delle nostre terre e Biblioteca dell’Immagine si conferma sempre di più attenta al recupero del nostro passato. Un lavoro di grande coinvolgimento che sollecita il lettore a voler conoscere sempre più la nostra storia, quella che mai dovremmo dimenticare. Tutto sommato anche "Balcania" di Toni Capuozzo racconta la storia di una guerra recente, "fuori casa" quasi nostra, tra popoli a noi vicini.
"Gelsi e Sangue racconta l’Ottocento nella grande pianura padana". I gelsi li conosciamo, li ricordiamo perché sfamavano i bachi da seta, e le famiglie contadine con l’attività della bachicoltura provvedevano al sostentamento delle famiglie. Al lavoro erano soprattutto le donne. Sangue sono le guerre, tante, che hanno attraversato le nostre terre.
"Gelsi e Sangue è il racconto di un’epopea famigliare, donne e uomini, vecchi e bambini, paesaggi e animali, andati tra le onde della grande storia. Vede l’alba il 17 ottobre 1797 nel passaggio di Napoleone tra queste strade di sassi bianchi e polvere e corre fino alla notte del 23 maggio 1915, nelle ore che precedono l’inizio della Prima guerra mondiale. Il "Secolo grando", nelle scoperte scientifiche come nella fame atavica, nelle guerre d’indipendenza per fare l’Italia come nella dura vita sui campi dei mezzadri. L’opera storica e letteraria sul popolo Veneto e Friulano". Massimiliano Santarossa con "Pane e Ferro" (Edizioni Biblioteca dell’Immagine, 2019), suo primo romanzo "storico" centrato sul Novecento, ha iniziato un percorso di narrazione della storia vista dalla parte del popolo, dei contadini, dei metalmezzadri, degli "ultimi", che prosegue nell’Ottocento (Gelsi e Sangue) e in futuro nel Settecento. Suoi libri sono tradotti in Francia e Turchia.
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