Spilmbergo: presentati i restauri degli affreschi del Duomo
Alla presenza del vescovo della Diocesi di Concordia Pordenone, del sindaco di Spilimbergo e dell'autore del restauro, l'assessore Zannier ha posto in risalto come l'intervento riporti alla luce non solo lo splendore dell'affresco stesso ma rappresenti una sorta di riscoperta per l'intera collettività "profondamente legata e affezionata - ha detto - al Duomo di Santa Maria Maggiore".
"Quello compiuto sugli affreschi del Duomo di Spilimbergo è un intervento che non solo riporta all'antico splendore un'opera monumentale gelosamente custodita nei secoli all'interno dell'edificio sacro ma diventa anche un messaggio al mondo per far conoscere un capolavoro che appartiene al patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier intervenendo in occasione della cerimonia per il termine del lavoro di restauro degli affreschi dell'abside del Duomo di Spilimbergo, opera risalente al 1350 ed eseguita allora dalla bottega di Vitale da Bologna. L'opera, con oltre 700 metri quadrati di estensione, rappresenta il ciclo di dipinti medievali più esteso dell'intero Friuli Venezia Giulia e tra quelli artisticamente più rilevanti a livello nazionale. Gli affreschi versavano in una situazione conservativa critica che ne comprometteva la sopravvivenza. Il progetto generale di restauro dell'intera superficie, risalente al 2015 e redatto dal restauratore Stefano Tracanelli, è stato suddiviso in lotti, per permettere la ricerca dei finanziamenti con i quali coprire i lavori.
Alla presenza del vescovo della Diocesi di Concordia Pordenone monsignor Giuseppe Pellegrini, del sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli e dell'autore del restauro, l'esponente della Giunta regionale ha posto in risalto come l'intervento riporti alla luce non solo lo splendore dell'affresco stesso ma rappresenti una sorta di riscoperta per l'intera collettività "che è profondamente legata e affezionata - ha detto Zannier - al Duomo di Santa Maria Maggiore. Ciò è testimoniato quest'oggi dalla presenza nei banchi della chiesa di monsignor Basilio Danelon, don Natale Padovese e don Giorgio Bortolotto che rappresentano la storia recente della comunità religiosa della Città del mosaico e che ne faranno parte per sempre. Questo gesto è un'attestazione di attaccamento a un bene prezioso che rappresenta una delle eccellenze nel patrimonio artistico e culturale del Friuli Venezia Giulia".
Zannier si è poi soffermato sulla qualità del restauro "che ha permesso di riportare l'opera al suo antico splendore senza snaturare ciò che Vitale da Bologna realizzò a metà del 1300, riproponendo le stesse condizioni che l'artista dipinse tenendo conto di quelle che erano le condizioni e gli usi del tempo. Il valore filologico dell'intervento compiuto a Spilimbergo dimostra una grande attenzione a favore della comunità, che si è potuto compiere grazie al sostegno da parte di mecenati locali, i quali hanno voluto così ripagare la collettività per l'amore verso la città".
Infine, l'assessore regionale ha auspicato che il ciclo di interventi avviati nel 2015 possa trovare il suo completamento "seppur quelli che stiamo attraversando ora sono momenti non facili. Restituire in modo completo la bellezza degli affreschi vitaleschi dell'Antico testamento rappresenta un'operazione che andrà a beneficio non solo della nostra regione ma dell'intero patrimonio nazionale".
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento