Roveredo in Piano, le rogazioni di maggio
Le proposte della Parrocchia di San Bartolomeo
Le “Rogazioni” sono state poste in calendario dal parroco don Ruggero, da don Simone e collaboratori pastorali, nei giorni della ripresa: mercoledì 20, giovedì 21 e venerdì 22 maggio. Come da antica tradizione, si tratta di preghiere che prevedono la benedizione del paese, della campagna e delle acque. In particolare, si chiede al Signore che protegga i frutti della terra, benedica il lavoro degli uomini e tenga lontano dai pericoli e da ogni male, come recita l’antica formula latina.
Sono state ripristinate in questi anni, sull’esempio di quanto avevano fatto i parroci don Luigi Indri e don Mario Del Bosco. Allora erano previste delle processioni che partivano rispettivamente dalle Villotte, fino all’azienda Giugovaz, per chiedere la benedizione dei campi e dei frutti della terra; dalla ‘Madonuta’ (via IV Novembre), al capitello di San Sebastiano - il più antico della cittadina roveredana -, pregando per le varie attività lavorative; dalla chiesa parrocchiale, alla cappella del cimitero, con l’invito a ricordare quanti si sono già incamminati verso la patria del cielo e meditare sul proprio destino.
Per tutto il mese di maggio era inoltre prevista la recita del rosario, nella chiesa di Sant’Antonio (via XX Settembre), di recente restaurata; a Sant’Anna (via Mazzini) e all’azienda Pigatto, alle Villotte, successivamente trasferito presso il Centro Culturale delle Villotte stesse.
Quest’anno, purtroppo, non è stato possibile celebrare neppure il patrono San Marco, caro all’istriano monsignor Eugenio Ravignani, di recente scomparso; egli, più volte, aveva celebrato presso questa comunità, indimenticabile per la sua affabilità e signorilità nel tratto.
Quest’anno anche la recente memoria e festa di San Pancrazio (12 maggio) è saltata; è il patrono del nuovo Oratorio, che ha sostituito quello più antico, luogo d’incontro caro alla gioventù di Azione Cattolica, della quale egli è patrono a livello nazionale; scelta fatta dal parroco don Luigi Indri, nel lontano 1919.
Col 18 maggio, le messe feriali, dal lunedì al sabato, vengono celebrate alle 8.30; il sabato e pre festivi alle 19; la domenica e i festivi alle ore 8, 9.30, 11 e 19, fino a giugno.
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