La donna senza stereotipi e la società libera
Appuntamento mercoledì 20 marzo alle 20.45 con la conferenza a cura di Antonella Silvestrini, nell’atrio del Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons. Introduce Sonia Venerus
Parlare delle donne, in questa epoca e nel nostro contesto sociale, sembra quasi un voler tirare in ballo questioni già discusse e risolte da tempo. Grazie a importanti battaglie, le donne hanno conquistato pari diritti e potenzialmente possono accedere a qualsiasi lavoro e ambito di ricerca, sono ammesse nei consigli di amministrazione, fanno carriera politica. In altri termini possono trovare il modo per esprimersi e realizzare i propri talenti. Ma esplorare davvero la “questione donna” comporta andare oltre il tema delle pari opportunità o dell’eguaglianza sociale e verificare in che modo possa risultare occasione di nuove acquisizioni per ciascuno, uomo o donna che sia. Ammettere la differenza è la prerogativa della modernità: in ciascun paese il livello di elaborazione della “questione donna” dice a che punto è la battaglia per la civiltà. Questo perché il concetto di potere nella sua accezione totalitaria si basa sempre sul modello sociale vittima-carnefice.
Il potere da sempre si nutre dell’idea che ci sia un soggetto forte, dominante, e un soggetto debole, sottomesso, e da secoli la donna è stata considerata il soggetto debole funzionale a questa rappresentazione che, in qualche modo, garantisce la stabilità sociale. Le sante, le mistiche e le streghe hanno costituito un ostacolo all’establishment, un'obiezione al sistema che si definisce sul concetto dei ruoli: quello “naturale” della donna sarebbe di supporto alla genealogia a garanzia del funzionamento sociale. Da qui il conflitto che porta la società a riproporre a tutti i livelli, e in tutti gli ambiti, la dinamica del potere e della prevaricazione sull’altro a partire dal controllo sulla differenza.
Rimane da chiedersi se, e in quale modo, tra le mura domestiche, al lavoro, nelle relazioni e nelle numerose circostanze quotidiane, contribuiamo a quel processo di civiltà che facilmente ci auspichiamo e esigiamo per altri o, al contrario, se alimentiamo l’asfissia sociale indugiando in vecchi cliché o pregiudizi.
L’incontro dal titolo La donna senza stereotipi e la società libera è organizzato dall’associazione La cifra tenuto da Antonella Silvestrini e si svolgerà nell’Atrio del teatro del Centro Culturale Aldo Moro in via Traversagna 4 a Cordenons a partire dalle ore 20.45.
Per la realizzazione dell’iniziativa si ringrazia il Comune di Cordenons per il patrocinio e gli sponsor ACADEMY Formazione per le aziende, Palazzetti, Tipolitografia Martin, PMi PROJECT MOLDING IDEAS, regia COMUNICAZIONE PER L’IMPRESA.
L’ingresso è libero
Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare allo 0434-208157, scrivere a associazionelacifra@gmail.com o visitare il sito www.pordenonecifrematica.com
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