Copropà: nuovo marchio per la patata di Castions di Zoppola
Svelato nella giornata di convegno di lunedì 17 luglio. Il quadro del comparto: favorevole la domanda del mercato, ma cala la produzione pataticola italiana
Copropà, l’accento sulla patata. È con questo rinnovato marchio abbinato a un inedito payoff che, dopo due anni di fermo a causa della pandemia, la Cooperativa produttori di patate del Friuli-Venezia Giulia si è presentata al convegno di Zoppola che fa il punto della situazione del settore. Negli ultimi mesi, infatti, la Copropa ha avviato un processo di rilancio della produzione regionale. “Oggi prima si vende e poi si produce” ha introdotto Piervito Quattrin, presidente della coop che riunisce un’ottantina di agricoltori che coltivano complessivamente 120 ettari.
Al dibattito, dopo i saluti istituzionali di Renato Danielis dell’Ersa, del sindaco Francesca Papais e di Bruno Parisi del Crea, sono intervenuti l’esperto di marketing Alberto Abate, il rappresentante di Agrifood Fvg Marco Tam, il presidente di Fedagripesca Confcooperative Venanzio Francescutti, Ezio Redeghieri in rappresentanza di Legacoop, il presidente provinciale di Coldiretti Matteo Zolin e quello di Confagricoltura Nicolò Pancera.
Rispetto a un settore, quello pataticolo, in cui a fronte di una domanda favorevole, soprattutto dopo i cambiamenti degli stili di consumo causati dalla pandemia, la superficie coltivata in Italia continua a calare, c’è l’esigenza da parte della filiera di creare un valore aggiunto riconosciuto dai consumatori. È per questo che Copropa ha avviato un processo di ridefinizione della propria offerta e delle strategie di trasformazione e commercializzazione. Prima tappa è stato il restyling del marchio presentato oggi durante il convegno e tenuto a battesimo dall’assessore regionale Stefano Zannier.
“Da tempo si ragiona sulle filiere – ha detto – ma troppo spesso si toccano le fasi della produzione e della trasformazione e non si va oltre. Servono nuove idee e nuove alleanze, in particolare con i canali della distribuzione, per trasmettere equamente il valore aggiunto lungo la filiera stessa”.
Il restyling del marchio aggiunge all’acronimo della storica cooperativa un accento caratterizzante e abbina un payoff, ovvero l’accento sulla patata, riferendosi alla qualità della produzione friulana. Inoltre, introduce anche un elemento grafico rappresentato da una patata a fette, per comunicare la volontà della coop di crescere nel settore dei trasformati, in particolare della terza e quarta gamma.
Al termine del convegno sono stati premiati i produttori che hanno partecipato alla tradizionale mostra della patata di Ovoledo.
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