Pordenone, Seminario diocesano, 1 maggio. festa dei chierichetti
Gioco, divertimento, condivisione, preghiera, servizio, sorrisi e semplicità sono elementi essenziali per tutti noi. Lo sono specialmente per i bambini che, trascorrendo insieme un giorno speciale come questo, “rispolverano” il valore dello stare insieme, senza cellulari e senza social.
FESTA DEI MINISTRANTI MERCOLEDI’ 1 Maggio 2024
Alla festa dei ministranti(chierichetti), del 1 maggio ci piacerebbe far cogliere l’invito che ha fatto Papa Francesco: «in ogni luogo dobbiamo sviluppare e potenziare molto di più la nostra capacità di accoglienza cordiale […], vivere percorsi di amore gratuito e promozione, di affermazione e di crescita. Fare ‘casa’ […] è imparare a sentirsi uniti agli altri in modo da sentire la vita un po’ più umana. Creare casa è permettere che le nostre ore e i nostri giorni siano più ospitali, creando legami che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere […]. Così si attua il miracolo di sperimentare che qui si nasce di nuovo […] perché sentiamo efficace la carezza di Dio che ci rende possibile sognare il mondo più umano e, perciò, più divino».
Gioco, divertimento, condivisione, preghiera, servizio, sorrisi e semplicità sono elementi essenziali per tutti noi. Lo sono specialmente per i bambini che, trascorrendo insieme un giorno speciale come questo, “rispolverano” il valore dello stare insieme, senza cellulari e senza social. Con contagiosa e festosa allegria, tra un gioco e l’altro, tra balli e canti, gare e momenti di preghiera i bambini vivono davvero l’esperienza del “fare casa”.
La festa dei chierichetti è per questo ormai un appuntamento importante e consolidato per la nostra Diocesi. Un appuntamento che ci ricorda come sia prezioso creare legami semplici fra noi, in ogni luogo e momento, e come le cose che contano siano lo stare, fare e vivere insieme animati dallo stesso spirito di fraternità. E i bambini in questo sono maestri, ce lo dice anche il Vangelo: “se non ritornerete come bambini..”.
C'è sempre da imparare. Questi momenti di condivisione servono ai bambini per ritrovarsi e agli adulti per ricordarsi di essere un po’ più come loro.
“Basta crederci”. Sta a noi come leggere la frase.
E allora al 1 maggio, che sia anche questa un’occasione dove esserci, farà la differenza.
Don Stefano Mattiuzzo, responsabile ufficio per le vocazioni.
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