Casa dello studente: la diocesi precisa
"È intenzione della Diocesi che Casa dello Studente anche in futuro conservi la sua identità e la sua missione, portando avanti, nel solco dei desideri e dei sogni dei suoi fondatori, le attività e le iniziative che le sono proprie: si tratta di una presenza aperta e illuminata della Chiesa nella vita della città e del territorio"
In questi giorni, in merito alla prospettiva di un potenziamento del polo universitario di Pordenone e alla ricerca di nuovi spazi dedicati allo scopo, sono emerse varie proposte che meritano considerazione e giusto confronto. Più volte sulla stampa locale è stata citata a tal proposito anche la Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone.
La Chiesa diocesana, in maniera continuativa nel tempo, ha dimostrato attenzione al territorio e alle sue esigenze: negli anni vi ha risposto dando vita a servizi, iniziative istituzionali e creando collaborazioni con molteplici interlocutori, come nel caso di Casa dello Studente.
A partire dalla donazione dell’industriale Lino Zanussi nel 1965, la Casa di proprietà di un ente diocesano, è in comodato alla Associazione Casa dello Studente Antonio Zanussi. Tenendo fede alle originarie finalità la Casa ha sviluppato e incrementato un fondamentale ruolo di crescita della città e del territorio, con i suoi servizi di accoglienza, iniziative culturali, mensa, uso di ambienti da parte delle Associazioni che vi hanno sede e di quanti altri ne usufruiscono, con quella metodologia di apertura che ha caratterizzato tanti anni di vita. L’importanza della Casa è stata sempre riconosciuta da parte di istituzioni pubbliche, enti e privati, con sostegni e coinvolgimenti sia economici che di condivisione di motivazioni. La Casa è un simbolo all’interno della Città di Pordenone e i suoi ambienti sono tuttora indispensabili per condurre e rafforzare attività e servizi che sono riconosciuti di importanza primaria per il bene della collettività.
È intenzione della Diocesi che Casa dello Studente anche in futuro conservi la sua identità e la sua missione, portando avanti, nel solco dei desideri e dei sogni dei suoi fondatori, le attività e le iniziative che le sono proprie: si tratta di una presenza aperta e illuminata della Chiesa nella vita della città e del territorio, che ha ancora molto da offrire e da dire. Il Vescovo conferma la sua fiducia nei confronti del Presidente, del nuovo Direttore e di di tutti i collaboratori, che stanno cercando con passione e con competenza di continuare e insieme di rinnovare la proposta della Casa, ampliando ulteriormente la disponibilità alla collaborazione con le varie realtà istituzionali, culturali e sociali.
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