Ultimo week end per la mostra sui migranti a san Vito al Tagliamento
Sarà visitabile ancora solo il 5 e 6 settembre, presso la chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento (PN), la mostra Environmental Migrants
Sarà visitabile ancora solo il 5 e 6 settembre, presso la chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento (PN), la mostra Environmental Migrants – The last illusion di Alessandro Grassani, fotoreporter vincitore delPremio Friuli Venezia Giulia Fotografia ed. 2020 promosso dal CRAF di Spilimbergo. L’autore ha sviluppato un progetto espositivo di 40 immagini, molte delle quali di grande formato, dedicato ai drammatici cambiamenti climatici in quattro Paesi (Mongolia, Kenya, Haiti e Bangladesh). Freddo, siccità, inondazioni sovvertono i già fragili equilibri del pianeta Terra, compromettendo la sopravvivenza della specie umana.
“L’uomo è carnefice e vittima di queste trasformazioni – commenta Alessandro Grassani – queste foto sono un manifesto per scuoterci e cambiare prima che sia troppo tardi, queste immagini vogliono essere un messaggio da trasferire con urgenza alla società civile, ai giovani e agli adulti che vogliano prendersi davvero cura del mondo”.
Considerato il forte carattere divulgativo della mostra e per agevolare tutti coloro che non potessero accedere alla mostra in presenza, il CRAF ha realizzato un contributo video speciale, un tour virtuale guidato dallo stesso autore:“Ci sembrava utile offrire la possibilità di un approfondimento con l’autore, essenziale sia per chi la mostra la visita fisicamente, sia per chi purtroppo non potrà raggiungerci ma non rinuncia alla fruizione di iniziative culturali di alta qualità – spiega Enrico Sarcinelli, Presidente del CRAF -. Nel video l’autore passa in rassegna le foto raccolte all’interno della sede espositiva sanvitese e su ciascuna si sofferma, spiegando il contesto, la storia delle immagini e la finalità del suo lavoro”.
Questo nuovo contenuto esclusivo del CRAF è accessibile sul sito www.craf-fvg.it (dal menù principale accedere all’area media press). All’utente sarà sufficiente registrarsi con la propria mail per visualizzare il video. Con la ripresa delle attività scolastiche il video sarà disponibile per gli istituti e le classi che vogliano riflettere su un tema di grande attualità come quello delle migrazioni climatiche.
Environmental Migrants – The last illusion - IL PROGETTO
Nel 2008, per la prima volta nella storia dell’uomo, la popolazione che vive nelle città ha superato quella delle campagne. Le metropoli crescono indiscriminatamente per l’arrivo dei migranti ambientali, costretti a fuggire dalle zone colpite dai cambiamenti climatici e destinati a diventare - nel giro di pochi decenni - la nuova emergenza umanitaria mondiale.
Le Nazioni Unite stimano che nel 2050 saranno presenti 200 milioni di migranti ambientali, tutte persone che non raggiungeranno le nazioni ricche, ma cercheranno nuove forme di sostentamento nelle aree urbane dei loro paesi d’origine, nelle baraccopoli, già sovraffollate e poverissime. Disastrose sono e saranno le conseguenze per il pianeta.
Oggi il 90% di questa migrazione avviene proprio nei Paesi meno sviluppati, i più colpiti dai cambiamenti climatici e dal fenomeno della migrazione ambientale rurale-urbana.
Il titolo del progetto “l’ultima illusione” si riferisce alla speranza dei migranti ambientali di trovare una vita migliore nelle città, sogno infranto a causa della mancanza di risorse, competenze e di opportunità.
Il progetto include quattro sezioni: Ulan Bator - Mongolia, Dhaka - Bangladesh, Nairobi - Kenya e Port au Prince - Haiti. Questi luoghi rappresentano le diverse tipologie di cambiamenti climatici che, a livello globale, influenzano il fenomeno delle migrazioni ambientali: dall’estremo freddo della Mongolia, al processo di desertificazione in Kenya, passando attraverso le inondazioni, cicloni e innalzamento del livello del mare in Bangladesh e Haiti.
BIOGRAFIA
Alessandro Grassani è un fotografo documentarista che utilizza la fotografia e la ripresa video come principale forma di espressione. Dal 2004 al 2006 ha lavorato in Israele e nei territori palestinesi: era lì durante i funerali di Yasser Arafat; prima e durante lo sgombero dei Coloni israeliani dalla Striscia di Gaza; di nuovo dopo la vittoria di Hamas alle elezioni e l’operazione militare israeliana “Summer Rain”. Ha lavorato intensamente in Iran dove si è recato per la prima volta alla fine del 2003 per documentare il terremoto che distrusse la città di Bam. Vi ha fatto ritorno una dozzina di volte per indagare la situazione della comunità ebraica e ha lavorato su un progetto a lungo termine dedicato alle minoranze etniche iraniane.
Ha lavorato a progetti personali e servizi commissionati in oltre 40 Paesi; collabora, tra gli altri, con L’Espresso, Time Magazine, Sunday Times, The New York Times, CNN, Stern, Sette del Corriere della Sera e organizzazioni come ONU, Doctors of the World, International Organization for Migration e UNOPS.
I suoi lavori sono stati esposti in festival e musei a livello internazionale come al Palazzo delle Nazione Unite, Palais de la Porte Dorée a Parigi, International Center for Climate Governance, Royal Geographic Society, Sommerset House di Londra, Visa Pour l’Image a Perpignan.
È stato premiato per due volte ai Sony World Photography Awards, Days Japan International Awards, Luis Valtueña Humanitarian Photography Award, Premio Marco Luchetta e Premio Amilcare Ponchielli.
Alessandro Grassani è Sony Global Imaging Ambassador e docente di fotografia documentaristica all’Accademia John Kaverdash di Milano.
ALESSANDRO GRASSANI
ENVIRONMENTAL MIGRANTS – THE LAST ILLUSION
Chiesa di San Lorenzo
San Vito al Tagliamento (PN)
4 luglio – 6 settembre 2020
ORARI DI APERTURA DELLA MOSTRA
SABATO E DOMENICA 10.30-12.30/ 15.30-19.00
Per info: segreteria@craf-fvg.it; organizzazione@craf-fvg.it
Tel. 0427-91453
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