Presentazione libro “San Pietro di Versiola”
Domenica 8 aprile è stata presentata la riedizione del libro “San Pietro di Versiola”. Numerosi gli interventi a partire dal parroco don Ciprian Ghiurca, seguito da quello di mons. Giancarlo Stival Abate di Sesto al Reghena
Presentazione libro “San Pietro di Versiola”
Un altro pomeriggio domenicale importante nella chiesa parrocchiale di” Tutti i Santi” di Bagnarola. La domenica delle palme erano stati presentati gli affreschi restaurati e per l’occasione era stato riportato in chiesa il prezioso piviale, conservato presso il Museo diocesano d’arte sacra. Domenica 8 aprile, domenica in Albis, è stata presentata la riedizione del libro “San Pietro di Versiola”. Numerosi gli interventi a partire dal parroco don Ciprian Ghiurca, seguito da quello di mons. Giancarlo Stival Abate di Sesto al Reghena. Mons. Stival ha sottolineato la volontà e l’impegno di una Comunità, quella di Bagnarola che si è fortemente impegnata per salvare quel poco che restava dell’antica chiesetta di San Pietro. Si è così salvato un esempio di un tessuto religioso umano che voleva le cose belle. La storia di San Pietro nella seconda edizione del volume si arricchisce con quella dei tanti volontari che hanno portato a compimento un lavoro che era stato iniziato dalla Soprintendenza, per la parte relativa alla messa in sicurezza del poco rimasto. Il libro salva i volti dei volontari. L’opera della Soprintendenza è stata spiegata dall’ing. Francesco Milani, il recupero degli affreschi da Giovanni Magri. Sono intervenuti i sindaci di oggi e quelli degli anni in cui si sono realizzati i lavori, 1996/1997. Una pergamena è stata donata a tutti i volontari. San Pietro di Versiola è oggi una meta tra il verde per chi attua cammini di Fede, per i turisti, per un momento di pace e di riflessione, per sposarsi. Un luogo della cristianità degli anni immediatamente successivi al Mille, salvato da una Comunità.
Un altro pomeriggio domenicale importante nella chiesa parrocchiale di” Tutti i Santi” di Bagnarola. La domenica delle palme erano stati presentati gli affreschi restaurati e per l’occasione era stato riportato in chiesa il prezioso piviale, conservato presso il Museo diocesano d’arte sacra. Domenica 8 aprile, domenica in Albis, è stata presentata la riedizione del libro “San Pietro di Versiola”. Numerosi gli interventi a partire dal parroco don Ciprian Ghiurca, seguito da quello di mons. Giancarlo Stival Abate di Sesto al Reghena. Mons. Stival ha sottolineato la volontà e l’impegno di una Comunità, quella di Bagnarola che si è fortemente impegnata per salvare quel poco che restava dell’antica chiesetta di San Pietro. Si è così salvato un esempio di un tessuto religioso umano che voleva le cose belle. La storia di San Pietro nella seconda edizione del volume si arricchisce con quella dei tanti volontari che hanno portato a compimento un lavoro che era stato iniziato dalla Soprintendenza, per la parte relativa alla messa in sicurezza del poco rimasto. Il libro salva i volti dei volontari. L’opera della Soprintendenza è stata spiegata dall’ing. Francesco Milani, il recupero degli affreschi da Giovanni Magri. Sono intervenuti i sindaci di oggi e quelli degli anni in cui si sono realizzati i lavori, 1996/1997. Una pergamena è stata donata a tutti i volontari. San Pietro di Versiola è oggi una meta tra il verde per chi attua cammini di Fede, per i turisti, per un momento di pace e di riflessione, per sposarsi. Un luogo della cristianità degli anni immediatamente successivi al Mille, salvato da una Comunità.
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