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Pordenonelegge: Un prato in pendio, opera omnia di Cappello

Apre il Festival l'omaggio all'amico perduto: Pierluigi Cappello. E con la presentazione dell'opera omnia "Un prato in pendio" curata da Gian Mario Villalta e Alessandro Fo

Parole chiave: Pierluigi Cappello (3), Pordenonelegge (167), Poesia (36)
Pordenonelegge: Un prato in pendio, opera omnia di Cappello

Pordenonelegge, 19 edizione è stata presentata. Simbolo una accattivante ciliegia. Pagine di nomi di ospiti: autori, musicisti, critici, giornalisti... Ma uno rimane in mente: Pierluigi Cappello. A lui gli organizzatori - Gianmario Villalta direttore artistico, Alberto Garlini e Valentina Gasparet - hanno deciso di dedicare l'inaugurazione della Festa del libro con gli autori edizione 2018. Non solo: annunciati ospiti speciali e la pubblicazione della sua opera omnia. Aspettare il festival, sarà aspettare lui.

OPERA OMNIA La scrittura come spiraglio di luce, la ricerca di una voce che accoglie il rumore della vita e il canto della terra, lo splendore della lingua friulana, l’altissimo valore letterario unito a una semplicità di linguaggio e a un’immediatezza di immagini capaci di parlare alla mente e al cuore di tutti: i motivi cruciali della poetica di Pierluigi Cappello si intrecciano fra le pagine del libro “Un prato in pendio. Tutte le poesie 1992 – 2017” (pp 496, € 16), edito BUR Rizzoli. E’ la raccolta dedicata al grande poeta friulano scomparso il primo ottobre 2017: un libo dal quale le parole arrivano dritte al cuore di chi legge. Lo introducono tre prefazioni, a cura di Gian Mario Villalta, Alessandro Fo ed Eraldo Affinati: voci illustri della letteratura italiana che inquadrano l’opera di Cappello nel panorama poetico del nostro Paese, omaggiando con sincerità e commozione l’uomo e il poeta.

La presentazione in anteprima di questo volume sigla – mercoledì 19 settembre, alle 18.30 al Teatro Verdi - l’inaugurazione dell’edizione 2018 di pordenonelegge, la Festa del Libro con gli autori in cartellone dal 19 al 23 settembre in oltre 40 location del centro storico di Pordenone. Uno degli appuntamenti più attesi dell’agenda culturale italiana, come sempre promosso da Fondazione Pordenonelegge.it e curato da Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet: oltre 600 protagonisti faranno tappa per centinaia di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, eventi scenici e altri appuntamenti, con la presentazione in anteprima di ben 50 novità editoriali, di grandi autori italiani e stranieri.

Nel primo anniversario della scomparsa di Pierluigi Cappello, la raccolta che raccoglie la sua produzione in versi è arricchita da preziosi inediti: otto poesie scritte nell’ultimo anno di vita, “strappate” a condizioni di salute sempre più difficili, e alcune prose, tra cui i primi passi di un progetto più grande rimasto incompiuto. Spiega Gian Mario Villalta, scrittore e poeta, direttore artistico di pordenonelegge, ma anche e soprattutto amico e compagno di strada per tanti anni di Pierluigi Cappello:«doveroso per noi ricordarlo con questa dedica nel momento in cui si apre il festival: un omaggio e un segno di amicizia che testimonia ciò che è stato Pierluigi per tutti noi, e quanto abbia contato la sua vicinanza, negli anni, alla nostra manifestazione».  

Con Gian Mario Villalta e Alessandro Fo - autori insieme allo scrittore Eraldo Affinati delle pagine di prefazione della raccolta - e con l’editor del volume Federica Magro, responsabile editoriale BUR, Rizzoli YA, Fabbri ed Etas, interverranno due voci importanti che hanno incrociato il loro cammino, nel tempo, con Pierluigi Cappello: la regista Francesca Archibugi, che insieme a lui aveva realizzato il film “Parole povere”, dedicato proprio al poeta friulano. E la scrittrice Susanna Tamaro, che a Pierluigi Cappello dedica il nuovo libro “Il tuo sguardo illumina il mondo”, edito Solferino, in uscita giovedì 20 settembre, A pordenonelegge in anteprima sfoglierà per il pubblico alcune pagine di questo lavoro. «Gli anni della nostra amicizia sono stati per me gli anni della grande libertà. Libertà di essere come sono», scrive Susanna Tamaro a Pierluigi Cappello, tenendo fede a una promessa che si erano fatti prima che la malattia li separasse. Quella di scrivere un libro insieme. Così è arrivato il volume profondo e commovente che ripercorre gli anni brevi e intensi della loro amicizia, suggellata anche da due modi diversi di affrontare la disabilità. Per Pierluigi, l’essere costretto su una sedia a rotelle, a causa di un incidente avvenuto da ragazzo. Per Susanna, una sindrome neurologica che l’ha confinata, fin dai primi anni di vita, in una dimensione di fragilità e solitudine.  Pierluigi Cappello(1967-2017) è stato uno dei maggiori poeti italiani. Ha ottenuto tutti i riconoscimenti più importanti, come i premi Montale Europa (2004), Bagutta Opera Prima (2007) e Viareggio-Rèpaci (2010). Nel 2012 ha ricevuto il premio Vittorio De Sica sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e nel 2013 è stato insignito del premio assegnato ogni anno dall’Accademia dei Lincei a personalità che si siano distinte nel mondo della cultura. Ha collaborato con “Il Sole 24 Ore”. I suoi libri disponibili in BUR sono Azzurro elementare, Stato di quiete, Il dio del mare, Ogni goccia balla il tango e Questa libertà, con cui ha vinto il premio Terzani 2014. 

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