Pordenone. il 13 a Cinemazero Il signore delle formiche, presenti Amelio e Lo Cascio
Dopo aver fatto parlare di sé alla 79ª Mostra del cinema di Venezia, "Il signore delle formiche" arriva martedì 13 settembre al Visionario di Udine (ore 20:00) e a Cinemazero di Pordenone (ore 20.30). Saranno presenti il regista Gianni Amelio e l'attore Luigi Lo Cascio, che interpreta magistralmente il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti nel film.
IL SIGNORE DELLE FORMICHE
Da Venezia 79 al Friuli: "Il signore delle formiche" arriva al Visionario di Udine (20) e a Cinemazero di Pordenone (20:30) martedì 13 settembre
Ospiti in sala il regista Gianni Amelio e l'attore Luigi Lo Cascio
Dopo aver fatto parlare di sé alla 79ª Mostra del cinema di Venezia, "Il signore delle formiche" arriva martedì 13 settembre al Visionario di Udine (ore 20:00) e a Cinemazero di Pordenone (ore 20.30). Saranno presenti il regista Gianni Amelio e l'attore Luigi Lo Cascio, che interpreta magistralmente il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti nel film.
Amelio prende spunto dalla storia vera di un processo che fece scalpore, alla fine degli anni Sessanta a Roma. Braibanti fu condannano a nove anni di reclusione con l’accusa, retaggio degli anni del fascismo, di "plagio", cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, per farlo "guarire" dall’influsso di Braibanti. Alcuni anni dopo, il reato di plagio, che fino ad allora era stato usato come pretesto per mettere sotto accusa tutti i diversi, venne cancellato dal codice penale italiano.
La vicenda è narrata a più voci: accanto all'imputato Braibanti si fanno sentire famigliari e amici, accusatori e sostenitori, mentre sullo sfondo l'opinione pubblica rimane per lo più distratta e indifferente. C'è solo una persona che cerca di ricostruire la verità: il giornalista interpretato da Elio Germano.
Quello di Amelio, per usare le sue stesse parole, è «un film sulla violenza e l’ottusità della discriminazione. L’amore sottomesso al conformismo e alla malafede. Uno spaccato della provincia italiana nei cruciali anni Sessanta, quando il benessere economico non andò di pari passo con l’intelligenza delle cose, con l’apertura dei sentimenti». Ne "Il signore delle formiche", la famiglia è ritratta come un luogo chiuso, dove i contrasti tra le generazioni restano accesi e conflittuali. Commenta ancora Amelio: «Già la vicenda così com’è accaduta mostra aspetti inquietanti a oltre mezzo secolo di distanza. Lo spettatore si potrà domandare: come è stato possibile, come è potuto succedere? Anche se in apparenza oggi non ci si scandalizza più di niente, l’odissea del ‘signore delle formiche’ è di quelle che sanno di inquisizione, e ne abbiamo le prove ogni giorno. Perché nella sostanza non è cambiato molto. Dietro una facciata permissiva, i pregiudizi esistono e resistono ancora, generando odio e disprezzo per ogni ‘irregolare’. Ma non è più tempo di subire né di tollerare nessuna forma di sopruso verso gli individui meno protetti.
E questo film vuole infondere il coraggio di ribellarsi».
Per maggiori informazioni sulla programmazione e per l’acquisto dei biglietti consultare i siti www.visionario.movie e www.cinemazero.it.
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