Ortoteatro presenta la stagione di spettacoli per i più piccoli
I primi due appuntamenti a Pasiano domenica 29 ottobre alle 17 con "Teatro a tutto gas" e a Prata martedì 31 ottobre alle 21 con la festa in maschera a teatro e castagne
“A teatro anch’io” è la rassegna che Ortoteatro porta con varie denominazioni in diversi comuni della regione con spettacoli adatti ai più piccoli e alle famiglie.
A Pasiano di Pordenone la rassegna si intitola “Teatro a tutto gas” e per domenica 29 ottobre (ore 17) nel Teatro Comunae Gozzi propone “Seggioline per diventare grandi” del Teatro Telaio (Lombardia), da un’idea e regia di Michele Beltrami, di e con Michele Beltrami e Paola Cannizzaro; spettacolo tout public basato sulle tecniche del teatro d’attore non verbale e della clownerie.
Lui è molto ordinato. Costruisce sedie per stare seduti, fermi, composti. Per stare come si deve stare. Per fare quello che si deve fare. Ma all’improvviso arriva Lei, che sembra volare di qua e di là, col suo sacchetto pieno di strane cose: oggetti e colori diversi come diverse sono le cose di cui è fatto il mondo. E queste cose servono a completare. A trasfigurare. A fare crescere e diventare grandi.
Un viaggio surreale tra due emozioni… anzi tante quante ne possono nascere dall’incontro di due persone che sembrano distanti tra loro ma forse, anche se non lo sanno, hanno bisogno l’una dell’altra. È così che, con un po’ di fantasia in mezzo a tutto quell’ordine e un po’ di ordine in mezzo a tanta fantasia, i due personaggi inizieranno a trasformare le sedie che hanno intorno e a trasformarsi, a scoprire che l’altro non è così lontano da noi. Che qualcosa che “Lui” o “Lei” hanno è un pezzo di ciò che a noi manca. Di ciò di cui sentiamo nostalgia.
A Prata di Pordenone, invece, martedì 31 ottobre (ore 21) nel Teatro Pileo, per “Con i bimbi a teatro” ci sarà la “Festa di halloween a teatro”: tutti in maschera per ridere e giocare insieme. Al termine castagne per tutti.
La Compagnia Fontemaggiore (Umbria) presenta “Cracrà Punk”: burattini e scene Marco Lucci, costumi Mauro Mesina, luci Pino Bernabei, Luigi Proietti, con Marco Lucci, drammaturgia e regia di Gigio Brunello.
Un aereo attraversa il cielo sopra il castello di re Punch III e della regina Giuditta, è la cicogna Tiresia che finalmente porta il principino. “Ma perché non atterra? Dove va?” L’aereo vola tra le nuvole, la cicogna si è addormentata sui comandi e si risveglierà con un botto al Polo Nord, ma senza il fagotto. Poco distante da lì, Ada – la signora Morte –, avvolta nel suo elegante vestito bianco, nota un neonato abbandonato fra la neve. Sulle prime prova a ignorarlo, ma il suo cuore inizia a battere come non aveva mai fatto prima, si avvicina e lentamente si abbandona al suo sogno: diventare mamma. Tiresia si beccherà invece una maledizione per cui tornerà dal Polo senza parole per spiegarsi, capace solo di fare Cra Cra.
Intanto il tempo passa fra giochi sulla neve, indovinelli, ninne nanne e Bebè diventa un ragazzo, appassionato di musica Punk. Insieme alla cresta blu sorge in testa la domanda finora evitata: chi è suo padre? Ada non ha una risposta pronta e per tenerlo con sé inventa una storia impossibile.
Da quel momento per Bebè non rimane che partire in cerca dei genitori: attraverserà il mare, farà tornare il sorriso sulle labbra della regina e in mezzo a una burrasca incontrerà la cicogna Tiresia, l’unica in grado di rivelare la verità e indicargli la strada.
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