L’artista Sasha Vinci vince Palinsesti 2022
La XVII Rassegna d'Arte Contemporanea di San Vito al Tagliamento premia l’opera “Ecco una terra non ancora colonizzata dal potere” ideata per piazza IV Novembre a Ligugnana
Giovedì 19 gennaio alle ore 15.30 nella Sala Consiliare del Comune di San Vito al Tagliamento si è svolto lo scrutinio del Premio “In Sesto. Il luogo come arte” 2022 alla presenza di Andrea Musto Segretario Generale, di Micaela Paiero Responsabile dell’Area Vitalità, di Michela Lupieri curatrice del Premio In Sesto, di Anna Coassin dell’Ufficio Beni e Attività Culturali, di Antonio Garlatti coordinatore generale della rassegna, di Giada Centazzo curatrice di una sezione della rassegna, del Gruppo volontari della cultura: Giovanni Buiat, Sandra Colloredo, Luigi Comand, Pierluigi Maniago, Loreta Tius, Carlo Zanin e di Carlotta Flora, tirocinante dell’Università degli Studi di Udine.
Il Premio In Sesto. Il luogo come arte ha visto riconfermata la vocazione dimostrata nei suoi precedenti tredici anni di attività: promuovere il rapporto storia-contemporaneità sul territorio e favorire l’incontro e lo scambio tra artisti nazionali e internazionali. Quest’anno, con due novità: un premio tematico, legato alla figura di Pier Paolo Pasolini e al centenario della sua nascita, e un’estensione del suo raggio d’azione alle frazioni, con l’inclusione di Piazza IV Novembre di Ligugnana come area destinata a ospitare l’opera vincitrice. Gli artisti, selezionati da un’apposita commissione scientifica, provengono rispettivamente dall’Italia (Sasha Vinci) e dalla Francia (Quentin Lefranc, Chantal Vey). I progetti in concorso sono stati esposti all’interno delle Antiche Carceri austriache. A decretare l’opera vincitrice sono stati i visitatori con il loro voto dato in forma segreta a uno dei progetti presentati. La votazione si è svolta sia in presenza che on line.
Si è aggiudicato la quattordicesima edizione del Premio, con il 55,04% dei voti, l’artista siciliano Sasha Vinci. La proposta progettuale Ecco una terra non ancora colonizzata dal poteretrae ispirazione da una citazione pasoliniana, riportata in Saggi sulla politica e sulla società. Interrogandosi su quando un corpo sia libero e non assoggettato dal potere, l’artista ha progettato un’installazione concepita come un dispositivo che stimola bambini e adulti a esprimersi, giocare, preservare il loro stato di purezza. Si compone di diversi elementi sovrapposti in Corten, alcune forme richiamano il guscio della tartaruga, archetipo antico dai diversi significati – solidità, saggezza, volta celeste, grembo materno – altre un ottaedro, un poligono, simbolo duale di aria e mente, maschile e femminile, coscienza spirituale e forza vitale. I moduli si trasformano in una cassa armonica per far echeggiare la voce o in un rifugio da abitare per nascondersi.
Al secondo posto si è classificata Chantal Veycon il 27,46% dei voti e al terzo posto Quentin Lefranc con il 17,01% delle preferenze.
Nello specifico:
VOTANTI: 823 (316 on line e 507 in presenza)
Sasha VINCI: voti 453 (173 on line e 280 in presenza 55,04%)
Chantal VEY: voti 226 (130 on line e 96 in presenza 27,46%)
Quentin LEFRANC: voti 140 (13 on line e 127 in presenza 17,01%)
Schede bianche: 4 (voto in presenza 0,49%)
Schede nulle: 0 (voti in presenza 0%)
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